Ulisse Aldrovandi

Ornithologiae tomus alter - 1600

Liber Decimusquartus
qui est 
de Pulveratricibus Domesticis

Libro XIV
che tratta delle domestiche amanti della polvere

trascrizione di Fernando Civardi - traduzione di Elio Corti

311

 


Si raccomanda l'opzione visualizza ->  carattere ->  medio del navigatore

[311] coloribus tantummodo {exornatos} <exornatus>, nigro scilicet, albo, viridi, rubro, et luteo. Totum enim corpus erat atrum. Cervix candidissimis pennis erat coperta. Alae vero, atque dorsum, partim quoque nigro, partim viridi constabant. Cauda pariter eiusdem erat coloris, sed pennarum radices albicabant. Albae erant insuper quaedam ex remigibus. Caput habebat pulcherrimo cirro exornatum: cirri autem radices erant albae. Oculos macula ambiebat rubra. Crista erat exigua, rostrum, et pedes lutei. In tota vero Gallina praeter albam illam pelliculam, quam prope aurium foramina obtinent, nihil prorsus erat albi, sed tota ex nigro virescebat. Pedes erant subflavi; crista admodum exigua, coloris etiam vix rubri. Gallo appicta est avena nuda, Gallinae Phalaris.

abbellito tuttavia solo da cinque colori, cioč nero, bianco, verde, rosso e giallo oro. Ebbene, tutto il corpo era nero. Il collo era ricoperto di piume candidissime. Le ali e il dorso erano pure costituiti in parte da nero, in parte da verde. Parimenti la coda era dello stesso colore, ma le radici delle penne erano biancheggianti. Inoltre erano bianche alcune remiganti. Possedeva una testa ornata di un bellissimo ciuffo: a loro volta le radici del ciuffo erano bianche. Una macchia rossa circondava gli occhi. La cresta era piccola, il becco e le zampe gialli. In tutta quanta la gallina, fatta eccezione per quella pellicina bianca - plica auricolare - che posseggono presso gli orifici auricolari, non c’era assolutamente nulla di bianco, ma era tutta quanta di un nero verdeggiante. Le zampe erano giallognole, la cresta molto piccola e di colore appena rosso. Accanto al gallo č riprodotta l’avena, Avena sativa, accanto alla gallina la canaria, Phalaris canariensis.

 

 

311