Ulisse Aldrovandi

Ornithologiae tomus alter - 1600

Liber Decimusquartus
qui est 
de Pulveratricibus Domesticis

Libro XIV
che tratta delle domestiche amanti della polvere

trascrizione di Fernando Civardi - traduzione di Elio Corti

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[315] Cuius modo damus iconem, Gallum Turcicum dicunt. Totum corpus quodammodo candicabat. Alarum tamen pennae partim erant nigrae, et nigra quoque alvus: cauda partim viridibus, partim nigris, necnon pennis semiviridibus, et seminigris constabat, toto corpore modo argenteis, modo aureis lineis erat perornatus, quae res mirum, quantum in eo pulchritudinis conciliabat. Tibiae, et pedes erant subcaerulei. Gallina haec, quam pariter Turcicam vocant, tota erat alba, maculis ubique conspersa nigris,

Quello del quale adesso forniamo l’immagine lo chiamano gallo turco: tutto quanto il corpo tendeva in qualche modo al bianco. Tuttavia le penne delle ali erano in parte nere, e nero era anche il ventre: la coda era costituita da penne in parte verdi, in parte nere nonché da penne parzialmente verdi e nere, in tutto quanto il corpo era ornato da strisce ora color argento ora color oro, cosa che rendeva stupendo ciò che in lui vi era di bello. I tarsi e i piedi erano bluastri. Questa gallina, che parimenti chiamano turca, era tutta bianca, cosparsa ovunque di macchie nere,

Gallina Turcica pedibus subcaeruleis cum pseudo melanthio.

Gallina turca dalle zampe bluastre con nigella dei campi - Nigella arvensis.

 

 

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