Gallo Nero Chianti Classico

Storia del Gallo Nero

La fama del vino prodotto nel territorio del Chianti si perde nei tempi e, come tutto quello che riscuote successo, ha lasciato lungo la sua strada leggende e curiosità sulla sua origine e tradizione. Il Gallo Nero, simbolo del Chianti e del suo vino, del consorzio che rappresenta la maggior parte dei produttori, nasce sullo sfondo della contesa tra i Comuni di Firenze e Siena per il possesso del territorio della vera zona del Chianti. Vera zona del Chianti, perchè genericamente si chiama Chianti anche il vino prodotto in altri comprensori toscani, che ha per base il Sangiovese.

Questo fatto portò nel 1716 il Granduca di Toscana, Cosimo III, ad affidare a un bando la delimitazione dei confini del Chianti Classico, primo documento a valore legale al mondo che definisca una zona di produzione vinicola. Tale bando non fu sufficiente, in quanto la produzione di falso Chianti continuò a proliferare, fino a quando, il 14 maggio del 1924, a Radda in Chianti, un gruppo di viticoltori si riunì per dare vita a un organismo che difendesse e valorizzasse la propria produzione. Nacque il Consorzio per la difesa del vino Chianti e della sua Marca, che nel corso degli anni ha cambiato più volte nome, fino all'attuale Consorzio del Marchio Storico, mantenendo sempre come sua immagine e attestato di qualità il famosissimo marchio del Gallo Nero.

Le origini di questo simbolo si possono ritrovare in una leggenda che narra delle rivalità tra i Comuni di Firenze e Siena, dovute alla contesa per il possesso del territorio chiantigiano, nel periodo medievale. Per porre fine a questa guerriglia interminabile e senza risparmi di sangue, i due comuni decisero di affidare la definizione dei propri confini a una prova tra due cavalieri, uno con i colori di Firenze e uno con i colori di Siena. Tale confine sarebbe stato fissato nel punto dove i due cavalieri si fossero incontrati partendo all'alba dalle rispettive città al canto del gallo. I senesi allevarono e rimpinzarono di cibo il loro gallo bianco, convinti che all'alba questo avrebbe cantato più forte, mentre i fiorentini scelsero un gallo nero che lasciarono quasi completamente a digiuno.

Il giorno fatidico, il gallo nero fiorentino, morso dalla fame, spalancò l'ugola e cominciò a cantare prima ancora che il sole fosse sorto, mentre quello bianco, senese, era ancora gonfio di cibo. Il cavaliere fiorentino, svegliato di buon ora dal suo gallo, si mise subito al galoppo, percorrendo così più strada del suo rivale: quasi tutto il territorio del Chianti fu quindi annesso alla Repubblica gigliata.

Leggenda o meno, la Lega del Chianti, autentica alleanza militare, creata dalla repubblica fiorentina, per unire le popolazioni dei villaggi chiantigiani in difesa delle loro terre, il cui primo statuto risale al 1384, scelse come emblema il Gallo Nero in campo oro.

Circa un secolo dopo, diminuiti i pericoli di guerre e invasioni, la Lega si dedicò ai problemi del vino, individuando i migliori vitigni da coltivare, le norme di vinificazione e stabilendo tutta una serie di regole per il Chianti Classico, tra le quali l'obbligo di vendemmiare al momento adatto e quello di imbottigliare il Chianti Classico Gallo Nero all'interno del territorio di produzione. Grandi, medi e piccoli produttori, cantine sociali e industriali sono, oggi, tutti uniti nel rispetto delle regole che il consorzio impone.

Gallo nero in pietra lavica
Opera di Gustavo Miracolo

Agriturismo Rocca di Cispiano
www.roccadicispiano.com

Story of the black Rooster

The renown of the wine produced in the territory of Chianti gets lost in the dim and distant past, and, like everything is successful, left along its road legends and curiosities about its origin and tradition. The Gallo Nero, Black Rooster, symbol of Chianti region and of its wine, as well as of the consortium representing the majority of the producers, is born on the background of the quarrel between the Municipalities of Florence and Siena for the possession of the territory of the true zone of Chianti. True zone of Chianti, because generically Chianti is called also the wine produced in other areas of Tuscany, having as base the Sangiovese grapevine.

This fact on 1716 carried the Grand Duke of Tuscany, Cosimo III, to entrust to a ban the marking out of the borders of the Classic Chianti, first document with legal value in the world defining a zone of wine production. Such ban was not sufficient, as the production of false Chianti continued to proliferate, till when, on May 14 of 1924, in Radda in Chianti a group of wine growers grouped together for giving life to an organization defending and increasing the value of its own production. The Consortium for the defence of Chianti wine and its trademark was born, which in the course of the years has changed many times its name, until the present Consorzio del Marchio Storico, Consortium of the Historical Mark, always maintaining as its image and certificate of quality the most famous mark of the Black Rooster.

The origins of this symbol can be found in a legend narrating the rivalries between the Municipalities of Florence and Siena, due to the quarrel for the possession of the Chianti territory in the medieval period. In order to end this everlasting guerrilla warfare unsparing blood, the two municipalities decided to entrust the definition of their borders to a trial between two knights, with the colors of Florence and with the colors of Siena. Such border would have been fixed in the point where the two knights had met themselves leaving at dawn their respective cities at cockcrow. The Sienese citizens reared and stuffed with food their white rooster, sure that at dawn this would have crowed more loudly, while the Florentine citizens chose a black rooster they left almost completely devoid of food.

On the fateful day the black Florentine rooster, with pangs of hunger, gaped and began to crow before the rising of the sun, while the white one, the Sienese, was still bulging of food. The Florentine knight, early waked up by his rooster, at once broke into a gallop, thus covering more way than his rival: therefore nearly all the territory of the Chianti was annexed to the lilied Republic.

Legend or not, the Lega del Chianti, League of Chianti, authentic military alliance created by the Florentine Republic  in order to join the populations of Chianti's villages in defense of their lands, whose first statute dates back to 1384, chose as emblem the Black Rooster on field gold.

Nearly a century later, decreased the dangers of wars and invasions, the League devoted itself to the problems of the wine, identifying the better grapevines to be cultivated, the vinification's norms and establishing a series of rules for the Chianti Classico, among which the obligation of harvesting the grapes at the right moment and that one of bottling the Chianti Classico Gallo Nero, Classic Chianti Black Rooster, inside the territory of production. Great, medium and little producers, social and industrial wineries are, today, all united in the respect of the rules the consortium imposes.