Pianta delle uova


Pianta delle uova
una delle varietà del Solanum melongena o melanzana

La pianta delle uova è una varietà molto simile alla melanzana (Solanum melongena), utilizzata anche a scopo ornamentale per i frutti bianchi molto simili alle uova. Conosciuta come variante della melanzana, la pianta delle uova è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Solanaceae, molto utilizzata non solo per la sua coltivazione orticola, ma anche come pianta ornamentale in giardino.

Originaria delle zone dell'India e del Sud dell'Asia, la pianta delle uova è caratterizzata da frutti bianchi, le drupe, piuttosto tondeggianti e molto simili, appunto, a uova. Questi frutti sono commestibili, anche se generalmente sono perlopiù coltivati per la loro estetica e per i fiori abbondanti, tendenti al violetto, che hanno stami giallo intenso. I fiori, che compaiono con il caldo di giugno, permangono sulla pianta fino a fine agosto.

La pianta delle uova non è difficile da coltivare. Può essere seminata già in inverno, nel periodo a cavallo tra gennaio e marzo, purché i semi vengano predisposti in semenzaio. Mentre, se si vuole procedere in piena terra, la semina deve essere effettuata tra febbraio e aprile, in modo da avere le prime bacche con l'arrivo del mese di agosto. La pianta delle uova, che raggiunge altezze comprese fra 30 cm e 1 metro, va posizionata in un luogo particolarmente soleggiato, in modo da prendere il maggior numero di ore di sole nell'arco della giornata. Può essere coltivata sia in vaso che in piena terra, ma va utilizzato un terreno fertile, fresco e ben drenato, senza che vi si formino ristagni, particolarmente dannosi per le radici.

Quando si decide di procedere all'impianto della pianta delle uova, ovvero circa un mese dopo la semina, è necessario aggiungere al terreno di base dello stallatico maturo, in modo da arricchirlo di sostanze nutritive. Per quanto riguarda le annaffiature, questa specie di Solanum necessita di somministrazioni regolari e abbondanti: ovvero, meglio innaffiare almeno 4 volte alla settimana, avendo cura di non bagnare le foglie, che potrebbero danneggiarsi e subire uno stress, dovuto anche alla variazione di temperatura.

La pianta delle uova è piuttosto delicata sotto il profilo dei parassiti. Come accade con la melanzana, infatti, anche in questo caso i nemici sono la mosca bianca, gli afidi e in parte i lepidotteri. Attenzione anche alle marcescenze, che si formano spesso per ristagno idrico, e al mal bianco.

Se si decide di coltivare la pianta delle uova in vaso, che tra l'altro ha generalmente un effetto molto scenografico, si deve procedere facendo germogliare i semi in piccoli vasetti o in semenzaio, trasferendo poi in tal caso i germogli in contenitori piccoli, da cambiare man mano che le piantine crescono. Il vaso finale verrà prescelto in modo che la dimensione sia idonea a uno sviluppo figliare e fruttifero da esemplare adulto, ovvero con un diametro di almeno 40 cm.

I frutti della pianta delle uova sono mangiabili. Vanno raccolti durante l'estate e possono essere conservati nel congelatore per alcuni mesi. I semi della pianta delle uova, così come quelli delle melanzane in generale, sono poco costosi e si acquistano facilmente anche su internet. Potete per esempio rivolgervi a Tuttosemi, dove li trovate a circa 1,70 euro la bustina, oppure su Semilandia, dove sono in vendita a 1,90 euro.

La melanzana, originaria dell'India, venne introdotta dagli Arabi all'inizio del IV secolo e quindi non ha un nome latino o greco. Gli Arabi chiamano la melanzana badingian e in Italia venne inizialmente chiamata petonciana o petonciano o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne opportunamente mutata in mela (ovvero frutto per antonomasia) dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l'articolo (al-badingian) derivano invece la forma catalana (alberginia) e francese (aubergine).