Teodoro Pascal

Le razze della Gallina domestica
1905

trascrizione di Fernando Civardi - 2010

Gli accenti rispettano la grafia del XXI secolo

~ 1 ~

Biografia - Prefazione - Indice

 

ROMA – TORINO
CASA EDITRICE NAZIONALE
ROUX  E  VIARENGO
1905

Alla memoria santa
del mio figliuolo diciassettenne
Cesare
troncata speranza dell'Avicultura italiana
dedico

BIOGRAFIA

Napoli 5 agosto 1857 - 26 settembre 1937

Biografia desunta da
Ricordo di Cesare e Teodoro Pascal
di Luigi Bologna
Centro Studi e Tradizioni Leuciane – 2005

Le circostanze hanno voluto che incontrassi la signora Sonia, nobile pronipote Pascal, il cui cognome immediatamente fa rivivere nella mia mente, il passato glorioso di una famiglia di fabbricanti di seterie che, dalla Francia e precisamente da Avignone — via Firenze — giungono a San Leucio per gestire l'ex opificio borbonico. Parlando con la Signora Sonia, rivivono nella mia mente fatti, costumanze, strani personaggi forti e gloriosi; ma uno di essi mi colpisce per il suo estro e la sua bizzarria: Teodoro Pascal.

L'anno 1857, il giorno sei del mese di Agosto, alle ore quindici, davanti all'ufficiale di stato civile del quartiere San Lorenzo di Napoli - marchese Carlo De Bisogno, si presentava don Cesare Pascal, nativo di Firenze, fabbricante di seterie, di anni trentadue, domiciliato in Largo Avellino numero quattro, per mostrare e dichiarare un figlio maschio, nato da lui e dalla legittima moglie donna Paolina Tadiglieri da Capua, di anni ventisette, giorno cinque del mese di agosto dell'anno 1857 alle ore sette. Al bambino venivamo dati i nomi di: Teodoro, Maria, Salvatore, Carlo.

Muoveva i primi passi tra Napoli e San Leucio, finché nel 1875 i genitori l'affidavano al Politecnico federale di Zurigo, dove frequentava con successo la facoltà di chimica industriale, distinguendosi per alcuni esperimenti di chimica tintorica. Restava a Zurigo fino al 1878, quando conseguiva il diploma.

Nel 1879, dopo esser rientrato a Napoli, si trasferiva a San Leucio dove eseguiva, nel reale stabilimento, elaborate indagini scientifiche e tecniche sulla tintura della seta. Dopo la morte del padre, avvenuta a seguito del terremoto che investi l'isola di Ischia nel 1883, entrava a far parte attiva della manifattura serica.

Dal 1884 al 1902, diventava socio, insieme ai due fratelli, del Real Setificio di San Leucio, nel quale Teodoro dirigeva personalmente il ramo tintorico, il reparto chimico, la fabbricazione dei saponi ed altri prodotti speciali per l'industria serica; il fratello Luigi, filandiere, aveva delega di firma della Ditta Offritelli e Pascal; il fratello Guglielmo, ingegnere chimico, condivideva il reparto tecnico-produttivo con il germano.

Continuava l'industria ereditata dal genitore Cesare, grande industriale, suddito francese, che il Re chiamò alla direzione del Setificio di sua proprietà intorno al 1848. Anche il nonno materno dei tre fratelli Pascal, Ambrogio Tadiglieri da Milano, venne chiamato dalla regina Maria Cristina di Savoia ad impiantare una fabbrica di veli serici a San Leucio.

Nel 1892 dava alle stampe, per la collana Hoepli di Milano, elaborate ricerche sulla tintura della seta, sperimentate nel laboratorio di San Leucio. Trattato di enorme importanza industriale, perché per la prima volta, in modo scientifico, veniva descritto tutto il processo termico - chimico - tintorico dalla sgommatura alla cottura e tintura della seta.

Intanto aveva sposato la signora Chiara Frassi dei Conti Antonelli di Como, nata nel 1854 e morta a Napoli nel 1923, allieva prediletta del famoso pianista Frasanotti da Milano. Ebbe due figli: Cesare, nato a San Leucio il 18/08/1886 e morto prematuramente a Roma all'età di 17 anni il 10/07/1904; Maria, nata a San Leucio 20/03/1889 e morta a Napoli il 20/06/1970.

Vinto da fiero morbo in soli 8 giorni

Famoso è rimasto nel tempo "Il cimelio di Santa memoria". Questo idillio musicale per pianoforte venne assegnato dal gran pianista Frasanotti da Milano alla sua migliore allieva Chiara Frassi da Como. Essa fu impeccabile esecutrice del pezzo, mimandolo con tocco suggestivo. La tastiera, ipnotizzata da quelle magiche dita, emise suoni languidamente scorrevoli che ricordavano le acque del lago, che si smorzavano in flebili echi lontani di idillio lacustre e si spandevano, avvicinandosi ad una vibrante sonorità. Ne derivava una fusione di sensazione unica: il fascino del lago natio della eccezionale esecutrice.

Dal 1887 svolgeva un'attività non meno intensa ed importante che gli fa acquistare fama di grande allevatore per i suoi specializzati e razionali allevamenti di volatili da cortile. La colombaia era al piano terra del fabbricato nel I° cortile del palazzo del Belvedere, gli allevamenti nei giardini e nei vigneti della Torretta. Inizia, in San Leucio, un periodo particolare che gli fa ottenere riconoscimenti internazionali. Pochi sanno che, accanto ai prodotti serici, l'ex Real Colonia divenne famosa per i nuovi esperimenti avicoli di Teodoro Pascal. Infatti i soggetti che allevò ed espose trionfarono sempre in tutte le mostre, destando la schietta ammirazione delle giurie.

Contemporaneamente sviluppò una grande attività di scrittore avicolo, come ne fanno fede centinaia di articoli apparsi sulle migliori riviste del settore, apprezzatissimi dagli studiosi e dai tecnici, tanto da essere ritenuto lo scrittore più preparato e più fecondo ed un vero pioniere intorno a questa importantissima e fino a quel tempo trascurata branca della zootecnica.

I suoi testi furono pubblicati dapprima dalla Società Tipografica Editrice Nazionale di Torino e poi tutti gli altri dalla Casa Editrice Battiato di Catania. Si citano solo alcuni libri:

1) Le razze della gallina domestica
2) Anitre ed oche da prodotto
3) Manuale di pollicoltura (in ben sette edizioni)
4) I metodi Smart
5) Colombi commestibili e sportivi
6) Fagiani, tacchini, faraone, pavoni, anatre, oche e cigni
7) Importanza e risultati degli incrociamenti in avicoltura
8) Le espressioni dei sentimenti dei nostri volatili domestici
9) Le esigenze della gallina
10) Il mendelismo in rapporto all'avicoltura
11) Le livree dei nostri volatili domestici
12) Pagine sparse di avicoltura
13) Storia ed origine dei volatili da coltura
14) Bianco e nero in avicoltura
15) Variabilità del volume nella gallina domestica
16) Variabilità della statura nella gallina domestica
17) L'alimentazione verde dei volatili domestici
18) Il piumaggio dei colombi domestici
19) I prodotti della gallina domestica
20) Monografia della gallina Langshan.

Altri scritti riguardano invece personaggi e fatti di famiglia come: 1) Louis Pascal sua avventura con Ferdinando IV; 2) San Leucio al tempo di Cesare Pascal.

Con la chiusura dello stabilimento di San Leucio, si trasferirà a Napoli nella casa della figlia Maria che aveva sposato il ricco imprenditore beneventano Zoppoli ed a Bagnoli aveva costruito sul mare una bellissima palazzina, di recente ristrutturata e riportata all'antica bellezza.

Nell'occasione dell'addio dalla sua amata San Leucio, espresse cosi il proprio rammarico: "La dea di giustizia si è commossa al lamento di un uomo vinto ma non domo ed ha sovranamente assolto il suo compito di giustiziere e boia che dir si voglia, infine la inesorabile Nemesi ha decretato la fine di un regno ove, nell'entourage di un sovrano di cartapesta, gozzovigliavano sempre avventurieri, lestofanti e meretrici. Chi assistette, bistrattato e malmenato, per lunghi anni a tanto sperpero di danaro altrui, fu buon profeta, prevedendo e predicando senza lena la non lontana fine del colosso ... dai piedi di argilla e dalle grosse mani bucate. Ed ora che l'implacabile dea di giusta vendetta ha esaurito il suo compito, asciugare tante lacrime versate sia dovere di ogni colpito di dimenticare le offese: lo vuole Cristo, lo vuole Iddio!"

A Napoli, dal 2 gennaio 1906 al 31 agosto 1925, ricoprì l'incarico di cassiere di fiducia delle Birrerie Meridionali, fabbrica di birra partenopea con sede a Capodimonte. Intanto gli venne negata la docenza all'Università, per la mancanza di tessera del partito. Nel 1931, il Barone Acerbo, ministro dell'agricoltura, su disposizione di S.M. il Re, gli conferisce la nomina a Cavaliere nell'Ordine della Corona d'Italia.

Stanco ormai di amarezze e di ingiustizie subite, ma ricco di orgoglio e valori antichi, degni di una nobile famiglia, nella quiete di Bagnoli, di fronte al mare che gli aveva tenuto compagnia, con l'affetto della figlia Maria, dei nipoti e del genero, ritornava al Signore nel giorno 26 di settembre del 1937.

Così descriveva se stesso: Caratteri fisici: testa a forma di provolone stagionato, piantata su spalle quadrate, occhio di triglia ma profondo, gambe ... ancora in gambe, ma si intravedono le prime screpolature all'accavallamento degli anni. Caratteri morali: buon dicitore d'arguzie, ma di forza sorpassata, causa le innumerevoli peripezie e sventure sofferte. Colonna granitica dell'avicoltura italiana, levigata da studi assidui e pratica illuminata. Le mie sembianze sbiadite e rattrappite dall'ombra del passato, che se spesso triste, ebbe pure bagliori di luminosa gioia, scaturita sempre dal grembo della propria famiglia...

L'erede Pascal, signora Bianca, nel 1984 donava al Centro della Cultura e delle Tradizioni Leuciane di San Leucio, un forte-piano, stile Luigi XVI, datato 1807, come ricordo dei trascorsi familiari nella Real Colonia.

Teodoro Pascal è il bisnonno
di Sonia Zoppoli

Elio Corti ebbe l'onore e il piacere di ricevere domenica 6 febbraio 2011 il seguente messaggio di posta elettronica stilato dalla pronipote di Teodoro Pascal, e della quale Teodoro dovrebbe essere fiero.

Egregio Dottore, per caso ho visitato il suo sito internet. Con grande stupore e gioia ho visto una pubblicazione a me sconosciuta del mio antenato Teodoro Pascal. Prima di tutto vorrei ringraziarla per aver reso così diffusamente visibile la sua immagine. Il mio bisnonno era una figura particolare e a quei tempi originale. Aveva una spiccata personalità e una versatilità in diversi campi, da quello per le scienze a quello della cultura e delle le arti.

Purtroppo non l'ho conosciuto, ma dalle testimonianze e dai racconti di mia nonna e delle mie zie ne conservo un vivo ricordo che rinnovo ogniqualvolta consulto i sui scritti, le sue pubblicazioni che vanno dalla avicoltura alla produzione della seta, a qualche testimonianza storica scritta di suo pugno e anche quando sfoglio una raccolta in nove volumi di cartoline dell'epoca che rappresentano animali domestici tra cui polli, pavoni, ecc., accompagnate da dettagliati appunti.
Qualora fosse interessato ad approfondire la sua ricerca e ad avere ulteriori documentazioni, sarei ben lieta di collaborare.

Cordialità,
Sonia Zoppoli.

Sonia Zoppoli è nata a Napoli ove risiede. Funzionario interprete della Regione Campania, lavora presso l'Assessorato al Turismo nel settore dello spettacolo curando i rapporti con l'Istituzione ed Istituti di ricerca e sperimentazione nell' ambito delle produzioni artistiche.

Si è laureata in lingua e letteratura tedesca presso l'Istituto Universitario Orientale. Ha insegnato Tecnica del turismo e lingua tedesca professionale nelle scuole regionali per Operatore Turistico. Ha partecipato come interprete a numerosi convegni sul turismo e a varie manifestazioni sportive internazionali.

Nel 1999 ha partecipato al corso di perfezionamento in Tourism space management presso l'Università degli Studi di Salerno. Tale esperienza le ha fornito gli strumenti e le conoscenze necessarie per analizzare le risorse disponibili sul territorio a tutela delle esigenze delle Comunità locali.

Visitate il sito da lei realizzato
dedicato alla terra dei Campi Flegrei

Campi Flegrei

Carta geologico-strutturale schematica dei Campi Flegrei
cliccare sull'immagine per leggerne la didascalia

Flegreo deriva dal verbo greco flégø che significa brucio, ardo. I Campi Flegrei costituiscono una regione di bassi rilievi vulcanici nella Campania occidentale interamente in provincia di Napoli. Essa si estende dal fiume Sebeto verso ovest (comprendendo quindi anche l'area su cui si trova Napoli) fino a Cuma e al Capo Miseno: evidente prosecuzione di questo distretto vulcanico sono le isole d'Ischia, Procida e Vivara.

La regione è caratterizzata da numerosi crateri vulcanici poco elevati (il rilievo più alto è il monte Camaldoli, 458 m), alcuni dei quali fortemente erosi dagli agenti esogeni e dall'azione del mare. L'attività vulcanica, che ebbe inizio alla fine del Pliocene o all'inizio del Pleistocene, si manifestò anche in epoca storica con la formazione del Monte Nuovo, avvenuta in appena 48 ore alla fine del settembre 1538: tuttora notevoli sono i fenomeni di vulcanesimo secondario, come la solfatara di Pozzuoli e le sorgenti termali di Agnano e i fenomeni bradisismici, evidenti nel cosiddetto Serapeo di Pozzuoli. Nel settore occidentale della regione si aprono alcuni piccoli laghi, di cui i principali sono quello costiero del Fusaro e quello vulcanico d'Averno.

I Campi Flegrei sono di una straordinaria feracità, favorita anche da un clima dolcissimo. Le principali risorse economiche sono l'agricoltura, che dà in prevalenza ortaggi e frutta, l'industria, attiva specialmente nei centri di Bagnoli e Pozzuoli con notevoli impianti metallurgici, meccanici e chimici, e le attività connesse con il turismo, la cui espansione è favorita da una buona rete stradale. I centri principali, oltre a Napoli con i suoi sobborghi (fra i quali Bagnoli), sono Pozzuoli, Baia e Bacoli, sul golfo di Pozzuoli, e Marano di Napoli, all'interno. Il termine latino Campi Phlegraei era limitato in origine al solo territorio di Cuma e fu in seguito esteso a tutto il distretto vulcanico.

PREFAZIONE

Sono il primo in lizza, giacché sin'ora in Italia nessuno ha trattato l'oggetto di questo libro: mi auguro che l'esempio riesca fecondo e sproni qualche mio collega in Avicultura a dettare l'argomento, meglio che non l'abbia fatto io, in termini più precisi e dettagliati, specie nel capitolo riflettente le razze italiane. Se è vero che l'esempio è contagioso, questo mio fervido voto non l'avrò espresso invano: speriamolo!

Roma - maggio 1905

Teodoro Pascal

INDICE DELLE MATERIE

GENERALITÀ

Capitolo I

1) Le razze del pollo domestico allevate a scopo di sport

2) Mostre di pollicultura

3) Sistemi razionali di premiazione alle Mostre di pollicultura

Capitolo II

4) Le razze del pollo domestico allevate a scopo d’industria

Capitolo III

5) Scelta delle razze da adottarsi nell’allevamento

6) Classificazione delle razze

7) Origine del pollo domestico

8) Nomenclatura delle parti esterne del pollo

LE RAZZE

CAPITOLO I

Razze d’Europa

I - Razze italiane

1) Introduzione

2) La gallina Italiana alias Leghorn

3) Varietà della gallina Italiana

4) Appendice riflettente le principali livree della gallina Italiana

5) Lo standard della Valdarno

6) Razza Padovana

7) Razza di Polverara

8) Razza Maggi e Razza Gigante Padovana

II – Razze spagnuole

1) Introduzione

2) La gallina Spagnuola

3) La razza di Minorca

4) Varietà della razza Spagnuola

III – Razze francesi

1) Introduzione

2) La gallina comune francese

3) La razza Houdan

4) Le razze Crèvecoeur

5) Sottorazze della Crèvecoeur

6) La razza La Flèche

8) Sottorazze della Flèche

8) La razza Courtes-pattes

9) La razza La Bresse

10) La razza di Barbezieux

11) La razza di Faverolles

12) La razza Combattente di Lilla

IV – Razze tedesche

1) Introduzione

2) La gallina comune tedesca

3) La gallina di Ramelsloh

4) La gallina di Lackenfeld

5) La razza di Elberfeld

6) Cresta ripiegata di Berg

7) La gallina stroppiata di Berg

8) Guancie paffute di Turingia

9) Razza di Augsburg

10) La Gallina di Sündheim

V – Razze fiamminghe

1) Introduzione

2) Razza d’Amburgo

3) Razza della Campine

4) Razza Coucou de Malines

5) Razza di Breda

6) Barbuti d’Anversa

7) Razza Padovana olandese

8) Razza Combattenti di Bruges

VI – Razze austro-ungariche e russe

1) Introduzione

2) La gallina comune ungherese e boema

3) La gallina comune della Stiria

4) Razza a Collo Nudo

5) La gallina di Weijsenbach

6) Gallina russa, cosacca, di Astrachan o di Orloff

VII – Razze inglesi

1) Introduzione

2) La razza Dorking

3) La razza Cuculi di Scozia

4) La razza Combattente

5) La gallina a Cuffia rossa

6) La razza di Bantam

CAPITOLO II

Razze d’America

1) Introduzione

2) Razza della Dominica

3) Razza Plymouth Rock{s}

4) Razza Wyandotte

5) Le nuove razze americane

CAPITOLO III

Razze dell’Asia

1) Introduzione

2) La razza di Shang-hai o Cocincinese

3) La razza Bantam di Pechino

4) La razza Brahma-Pootra

5) La razza Brahma-Bantam

6) La razza Langshan

7) La razza malese

8) La combattente indiana

9) La combattente di Giava

10) La combattente giapponese

11) Razza Yokohama

12) Razza Fenice

13) Razza di Nagasaki

14) Razza negra

15) Razza Mora a Seta

16) La gallina a seta del Siam

17) La gallina a seta della Cina

18) La gallina scodata

19) La gallina riccia

Biografia - Prefazione - Indice