Vol. 2° -  XIV.9.

Alleli multipli - isoalleli - serie allelica

Il caso degli alleli multipli sembrerebbe un’eccezione rispetto a quanto siamo andati dicendo sinora: abbiamo parlato di geni con solo 2 forme alternative di alleli.

Esistono talora fenotipi che possono essere determinati da 3-4-5-6, una dozzina, fino a più di un centinaio di alleli diversi l’uno dall’altro, capaci di determinare, ciascuno, un fenotipo lievemente differente. Tuttavia, qualunque sia il numero dei geni appartenenti a una serie, solo un allele alla volta può trovarsi in quel determinato locus del cromosoma sul quale tutti gli alleli della serie risiedono a turno, e la cui identità varia a seconda del genotipo.

Ciascun allele di norma influenza un solo carattere e si pone in un rapporto gerarchico di dominanza sequenziale, per cui in testa troveremo il più dominante e in coda quello che lo è meno di tutti. L’allele di tipo selvatico di norma è dominante rispetto agli altri, che sono mutazioni, ma non sempre è così.

Tipico esempio di carattere determinato da una serie allelica è il gruppo sanguigno. È inoltre stata identificata la serie Po n·Pod n·po-2 responsabile di diversi gradi e tipi di polidattilia, la serie Kn n·Ks n·K è responsabile rispettivamente dell’impiumamento estremamente rallentato, ritardato, lievemente rallentato.

In un primo tempo fu affermato che il locus B dei gruppi sanguigni è un locus singolo dotato di alleli multipli, cioè che parecchi geni si alternano nell’occupare tale posizione, trovando così una spiegazione alle differenze che i vari soggetti manifestano, ma ciò non corrisponde al vero. Infatti, col procedere delle indagini, finora nel pollo sono stati identificati 13 diversi sistemi di gruppo sanguigno: A-B-C-D-E-H-I-J-K-L-N-P-R, corrispondenti ciascuno a un locus preciso dotato a sua volta di un numero variabile di alleli.

Il sistema B, per il quale sono stati finora descritti 27 aplotipi [1] , è particolarmente interessante, in quanto i genotipi influiscono sulla schiudibilità delle uova, sulla vitalità dei pulcini nonché sulla produttività delle ovaiole, anche se queste caratteristiche positive non sono tali da indurre tutti gli allevatori a selezionare basandosi sull’appartenenza al gruppo sanguigno B.

Il locus B è anche il locus del complesso maggiore di istocompatibilità, per cui gioca un ruolo importante sulla possibilità di scambiare cute o altri organi tra individui della stessa specie. I genotipi B condizionano anche la suscettibilità e la resistenza al morbo di Marek, causa di frequenti tumori al tessuto linfatico ad esito fatale, nonché la suscettibilità e la resistenza alla leucosi linfatica e al sarcoma di Rous.

Affrontiamo una volta per tutte il complesso problema del Locus B e dei gruppi sanguigni del pollo. Chi non ha bisogno di conoscerne i dettagli può saltare a piè pari i paragrafi seguenti.

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[1] Aplotipo: il termine deriva dal greco haplóos che significa uno solo, semplice. In genetica si parla di aplotipo quando i geni accoppiati sono costituiti da alleli derivanti dall'uno oppure dall'atro genitore. Ma il termine significa anche un'altra situazione, e precisamente una combinazione lineare di alleli specificamente collegati o di sequenze nucleotidiche, che sono ereditati in coppia e possono essere soggetti a disequilibrii di legame (come gli alleli del complesso di istocompatibilità).