Nelle classi dei vertebrati
  superiori gli anticorpi costituiscono la risorsa maggiore cui ricorre l’organismo
  per difendersi, il quale, quando è attaccato da agenti estranei 
  rappresentati abitualmente da batteri e virus, oppure quando gli
  vengono inoculate macromolecole identificate come estranee, reagisce
  producendo anticorpi che avvolgono in modo specifico gli intrusi. Ciò porta l’organismo
  a liberarsi delle sostanze estranee o dagli agenti infettivi. Una volta che un
  anticorpo si è legato ai microrganismi dotati di un loro antigene, questi
  vengono identificati come bersaglio da parte dei macrofagi che provvederanno a
  distruggerli. Esistono quindi due tipi di risposta:
  q 
  
  Risposta
  umorale - Nella risposta umorale entrano in gioco i linfociti, i quali si attivano a produrre
  anticorpi che cominceranno a circolare nel torrente sanguigno e linfatico,
  deputati a legarsi in modo specifico agli antigeni estranei. Il termine umorale
  indica che gli anticorpi si trovano in soluzione, disciolti quindi in un mezzo
  liquido. Da notare inoltre che l’aggettivo specifico ha un preciso significato: contro ogni tipo di sostanza
  viene prodotta un’arma appropriata, in grado di aggredire chimicamente solo
  quel particolare composto chimico.
  q 
  
  Risposta
  cellulare - Questo tipo di risposta agisce in modo simile alla
  precedente; unica differenza consiste nel fatto che tutte quante le cellule
  sono responsabili dell’intrappolamento dell’antigene. I siti di ancoraggio
  sono distribuiti sulla membrana cellulare e non passano in soluzione, per cui
  in questo caso la battaglia si svolge tra cellula e agente estraneo. La
  risposta cellulare riveste grande importanza nella lotta contro le cellule
  tumorali e i virus.
Nonostante esistano differenze nei dettagli tra risposta
  umorale e cellulare, le basi genetiche sono simili. Da notare che la risposta
  umorale si è servita proprio del pollo per essere studiata a fondo.
Se per lo più gli anticorpi sono dotati di un’elevata specificità, accade che alcuni batteri strettamente imparentati possano stimolare la produzione di anticorpi dotati di azione incrociata, per cui con un’arma sola l’organismo riesce a difendersi verso aggressori lievemente differenti.
Ma questo è nulla, visto che nei vertebrati superiori
  dotati di un sistema immunitario perfezionato esiste la capacità di produrre
  centinaia di milioni di anticorpi differenti.