Vol. 2° -  XXV.1.4.

Descrizione del colore

L’infinita varietà dei colori può essere classificata mediante l’impiego dei termini analitici utilizzati in un primo tempo dagli artisti e ora ripresi e perfezionati dagli scienziati. Normalmente vengono riconosciute tre dimensioni  nei colori, tre caratteristiche che possono variare indipendentemente una dall’altra che, quando specificate, servono a definire qualsiasi colore. Uno dei molti sistemi per definire queste dimensioni si basa sui termini di tonalità, saturazione, luminosità oppure oscurità.

1.4.a. Tonalità

La tonalità è la qualità essenziale che distingue un colore da un altro, il rosso dal blu, il porpora dal giallo e così via. Ciascuna tonalità può variare lungo un’estensione continua di saturazione o purezza. Così, mentre il cremisi è un colore molto saturo, la luce color cremisi può venir desaturata miscelandola con luce bianca e quindi degradata sino al rosa. Fisicamente questo effetto può essere ottenuto mescolando un colore puro con il bianco.

1.4.b. Saturazione

La saturazione determina l’apparente vivacità o chroma di un colore. Lo spettro mostra tonalità perfettamente sature, ma la maggior parte dei colori che vediamo ogni giorno sono fortemente insaturi. Vari processi naturali possono ulteriormente desaturare i colori di una scena con l’introduzione di luce bianca. Così, la luce diffusa dalle goccioline della bruma desatura i colori di una scena rendendoli più leggeri. Le diverse quantità di luce bianca riflesse da un bel tessuto in velluto rosso a seconda dell’angolo d’illuminazione, daranno origine ai diversi colori desaturati della tonalità brillante che si può scorgere in luce frontale. La luce bianca riflessa da un vetro desatura i colori degli oggetti posti al di là. I pigmenti presentano colori saturi quando sono stesi in quantità tale da permettere il completo assorbimento di certe lunghezze d’onda e una riflessione completa delle altre, senza che la luce possa sfuggire attraverso la parte posteriore dello strato di pigmento.

1.4.c. Luminosità

La luminosità è la terza importante qualità di un colore, che dipende essenzialmente dalla quantità di luce riflessa da una superficie di quel colore ed equivale alla sua brillanza relativa agli altri colori sotto una certa illuminazione. Una brillanza assoluta di un colore (in termini fisici: la quantità di energia luminosa riflessa in un secondo) dipende da questa luminosità e anche dall’intensità della sorgente impiegata nell’illuminazione. Ma la capacità di adattamento dell’occhio è tale che noi normalmente non apprezziamo la brillanza assoluta di una superficie. Così non ci rendiamo conto, ad esempio, che la manica nera di una giacca osservata in luce diurna può essere più brillante di una mano vista al chiaro di luna. In genere, noi siamo consci della brillanza relativa solo in certe condizioni.

1.4.d. Colori desaturati

I colori desaturati possono essere più chiari di quelli saturi e allora possiamo chiamarli colori slavati di una certa tonalità. Non potranno mai essere altrettanto chiari di un bianco puro, cioè il colore di una superficie che rifletta tutta la luce incidente visibile. Una tonalità può anche essere desaturata e più scura. Il pittore ottiene questi colori sporchi di una certa tonalità mescolando il colore puro con del nero: il color senape e il color oliva sono colori sporchi rispettivamente del giallo e del verde. Ricordiamo per inciso i tarsi verde oliva caratteristici di alcune razze, come la Siciliana.

Il colore più scuro possibile dovrebbe essere un nero che assorba tutta la luce visibile incidente, ma nessun materiale reale è così scuro come questo ideale teorico. I colori del tutto saturi, tuttavia, variano completamente a seconda se sono luminosi o scuri. Discriminazioni ancora più sottili possono essere eseguite nel mondo del colore. Per esempio, il colore di un volume (il colore traslucido di un liquido) può essere distinto dal colore di una superficie (per esempio di una parete osservata in illuminazione ordinaria). Ma la tonalità, la saturazione e la brillanza sono i termini essenziali per comprendere la riproduzione dei colori e le loro interazioni con ogni colore in natura, in fotografia e nella mente umana.

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