Vol. 2° -  XXVI.1.2.

Cellule di Langerhans

Oltre ai melanociti, nell’epidermide sono presenti anche le cellule di Langerhans [1] , dotate di forma irregolare, disposte in prevalenza negli strati sopra-basali dell’epidermide, solo eccezionalmente a livello basale o al di sotto dello strato granuloso. Le cellule di Langerhans contengono granuli a forma di racchetta da tennis denominati granuli di Birbeck, caratterizzati da una porzione vacuolare e da una porzione a bastoncello. Nessun tipo di giunzione collega le cellule di  Langerhans agli altri tipi cellulari.

Queste cellule appartengono alla linea dei monociti/macrofagi. Derivano cioè da precursori presenti nel midollo osseo e possono considerarsi come parte della famiglia delle cellule presentanti antigeni, che comprende altri elementi residenti principalmente nei tessuti linfoidi (cellule dendritiche, cellule interdigitate, ecc.) e dotate di capacità fagocitaria scarsa o nulla, ma con elevata avidità per gli antigeni che si concentrano sulla loro membrana per venir presentati ai linfociti T.

Le cellule di Langerhans debbono perciò considerarsi come elementi residenti nell’epidermide, da dove possono migrare ai linfonodi regionali, dove gli antigeni su di esse concentrati vengono presentati alle cellule immunocompetenti.  

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[1] Langerhans Paul (Berlino 1847 – Funchal, Madera, 1888): a lui si deve anche la descrizione delle isole pancreatiche in cui viene secreta l’insulina (1869).