Vol. 2° -  XXVI.3.

LE penne

Il piumaggio è molto importante per coloro che si dedicano al pollo con finalità estetiche. Non bisogna tuttavia dimenticare che le piume rappresentano una perdita economica. Essendo costituite per circa il 90% da proteine, si tratta di una discreta quota della razione alimentare non utilizzabile a fini commerciali, fatte naturalmente le debite eccezioni, come il piumino d’oca e le leggiadre piume di struzzo e di pavone.

Il piumaggio rappresenta invece un sicuro indice della velocità di crescita del soggetto e spesso permette di riconoscerne il sesso a prima vista. Questo rivestimento è la più grande conquista dell’iter evolutivo degli Uccelli, in quanto, se per il corpo rappresenta una protezione meccanica quasi insignificante, è in grado invece di trattenere calore anche quando è sfrangiato e soffice come nello struzzo. Non è possibile pensare a uccelli volatori dotati di penne come quelle dello struzzo, perché un così aereo rivestimento comporterebbe un grandissimo dispendio energetico da parte dei muscoli deputati al volo.

Anche se morbido, un piumaggio è in grado di trattenere una gran quantità d’aria, essendo costituito essenzialmente da cheratina, una scleroproteina appartenente alle proteine complesse, ricca di zolfo, termicamente inerte e insensibile all’azione fisica del gelo. Oltre che da cheratina, le penne sono costituite da sali minerali, rappresentati in gran parte da fosfato tricalcico e da carbonato di calcio. Esse hanno la funzione di regolare la quantità d’aria trattenuta quando vengono arruffate oppure abbassate.

Fig. XXVI. 7. – Distribuzione degli pterili
e dei rispettivi apterili sulla pelle del pollo

La maggior parte degli Uccelli presenta un piumaggio distribuito in modo irregolare, tanto da coprire talora solo alcune aree del corpo. Struzzi e pinguini costituiscono un’eccezione. Le aree ben delimitate, su cui sono impiantate le penne, sono denominate pterili, su cui crescono le penne di contorno responsabili del rivestimento delle ali e della coda. Le zone prive di penne di contorno, ma su cui possono impiantarsi le piume, sono dette apterili, che di regola vengono ricoperti e sovrastati dalle penne. Le piume, poste al disotto delle penne, intervengono nella funzione termoregolatrice con la loro azione di rivestimento, evitando inoltre l’assorbimento dell’umidità ambiente.

Il numero delle penne che un soggetto possiede varia secondo la specie: circa 1.000 nel Colibrì, sono in media 26.000 nel Cigno nano o minore, Cygnus columbianus bewickii, nel quale sono distribuite soprattutto a livello del collo. Nel Passer domesticus sono state contate circa 3.600 penne durante l’inverno, che scendono a circa 3100 durante la stagione calda.

Nel 1903 Robinson ha contato le piume in un giovane gallo Plymouth Rock del peso di circa 2 kg: testa e collo possedevano da 500 a 1.000 piume, sul resto del corpo ne furono contate 5.000 circa. Nel pollo si calcola che il piumaggio, rapportato a sesso ed età, corrisponda al 4-8% del peso corporeo, con valori maggiori nei soggetti più vecchi e nei maschi.

 sommario 

 avanti