Vol. 2° -  XXVIII.3.3.

Stadi del processamento della tirosinasi

Con la microscopia elettronica sono stati individuati 4 stadi nello sviluppo del melanosoma:

§ l’unità strutturale di base consiste dapprima di tirosinasi e probabilmente di una matrice proteica

§ nel secondo stadio queste unità assumono una disposizione ordinata, in modo tale da formare le strutture membranose interne del melanosoma

§ a questo punto ha inizio la biosintesi melanica a livello delle membrane interne

§ man mano che la melanina va accumulandosi sulle membrane interne, il melanosoma si trasforma eventualmente in una particella uniformemente densa dotata di una struttura visibile; in questa fase il melanosoma perde gradatamente la sua attività tirosinasica, e quando la melanizzazione è completa tale attività non può più essere evidenziata.

Il melanosoma completamente melanizzato corrisponde a quello che viene comunemente detto granulo di melanina. Tali granuli tendono ad accumularsi alla periferia della cellula, prendendo rapporto specialmente coi dendriti.

Dopo essere stata sintetizzata sui ribosomi, la tirosinasi viene trasferita all’apparato di Golgi, dove va incontro a un processamento post-traduzionale durante il quale riceve acido sialico e zuccheri neutri attraverso legami N- e O-glicosidici. Giunta a maturazione, la tirosinasi viene quindi impacchettata negli acantosomi, o coated vesicles, per essere liberata al melanosoma, dove si aggrega in una forma ad elevato peso molecolare attivamente coinvolta nella melanogenesi.

Come è stato dimostrato per i sistemi lisosomiali, pare che la parte glucidica della tirosinasi funzioni in sede intracellulare come segnale per il trasferimento dell’enzima dagli acantosomi ai compartimenti melanogenetici dei melanociti. La glicosilazione sembra pertanto essenziale affinché la melanogenesi possa verificarsi.

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