Lessico


Calcide

In greco chalkís-ídos (da chalkós = rame, bronzo), in latino chalcis-idis: calcide. In greco chalkís significava calcide e aveva quattro diverse accezioni: un uccello ignoto, un pesce, una sorta di lucertola velenosa (cicigna); a Sparta significava schiava, serva.

Analizziamo le prime tre accezioni.

1) uccello ignoto: Iliade 14,291

2) pesce
- Ateneo 7. 328d
- Aristotele HA VIII,20,602b: “La chalkís è colpita da una grave malattia: è infestata a morte da pidocchi che si sviluppano in gran numero sotto le branchie. Nessun altro pesce soffre di alcuna malattia di tal genere.”
- Plinio NH IX,154: Adeoque nihil non gignitur in mari, ut cauponarum etiam aestiva animalia, pernici molesta saltu, aut quae capillus maxime celat, existant et circumglobata escae saepe extrahantur, quae causa somnum piscium in mari noctibus infestare existimatur. Quibusdam vero ipsis innascuntur, quo in numero chalcis accipitur.
Non vi è nulla che non nasca nel mare, al punto che in esso vi sono anche gli animali estivi delle taverne, molesti per i loro rapidi salti, o che soprattutto stanno nascosti tra i capelli; e spesso vengono tratti fuori mentre stanno agglomerati attorno all’esca [pulci e pidocchi di mare]. Si crede che questa sia la causa che, durante la notte, nel mare, disturba il sonno dei pesci. Nascono invero nei corpi stessi di certi pesci, tra i quali si annovera la chalcis.
Secondo alcuni la chalcis è l’aringa, per altri è l’alosa, per altri ancora è la sardina: tutti e tre questi pesci appartengono alla famiglia dei Clupeidi.

3) sorta di lucertola velenosa, cicigna
- Calcide: specie di lucertola con strisce bronzee sul tergo; genere di Rettili squamati (Chalcides), sottordine Sauri, famiglia Scincidi. Tra le specie principali possiamo ricordare: Chalcides ocellatus, lunga sino a oltre 20 cm, che si rinviene anche in Sardegna e Sicilia; Chalcides mionecton, propria del Marocco; Chalcides chalcides, più nota come luscengola [sec. XIX; lat. lusca, propriamente f. di luscus, losco]: rettile squamato talvolta chiamata anche cicigna o fienaiola, la luscengola è caratterizzata da un corpo serpentiforme lungo ca. 30 cm, munito di arti lunghi meno di un centimetro. Vive nella macchia mediterranea ed è presente nell'Italia centro-meridionale e insulare. È vivipara e si alimenta soprattutto di insetti.
Grzimek, parlando degli Scincidi, non cita alcun appartenente a questa famiglia come dotato di facoltà velenose. A proposito della luscengola dice: “A causa del suo aspetto serpentiforme la luscengola è oggetto di intensa caccia in tutti i territori in cui è diffusa, e la superstizione umana ha intessuto sul suo conto molteplici leggende.”
Le parole di Grzimek dovrebbero quindi sfatare quanto espresso da Aristotele in HA VIII,24-604b: “Uccide i cavalli o li fa terribilmente soffrire anche il morso della lucertola che alcuni chiamano chalkís, altri zignis (è simile alle piccole lucertole, ma ha il colore dei serpenti ciechi).”

Della luscengola parla anche Plinio NH XXIX,102: Mali tanta vis est, ut urina quoque calcata rabiosi canis noceat, maxime ulcus habentibus. Remedio est fimum caballinum adspersum aceto et calefactum in fico inpositum. Minus hoc miretur qui cogitet lapidem a cane morsum usque in proverbium discordiae venisse. Qui in urinam canis suam egesserit, torporem lumborum sentire dicunt.- (Lacerta, quam sepa, alii chalcidem vocant, in vino pota morsus suos sanat). - XXXII,30: Differentia tantum contra genera est mixturae, quippe adversus scorpiones ex mulso ita, ut vomitione reddantur aut ut contineantur cum ruta, adversus chalcidas cum myrtite, adversus cerasten et presteras cum panace aut ruta ex vino, adversus ceteras serpentes cum vino. Dari binas drachmas satis; eorum, quae adiciantur, singulas.

In inglese il termine Chalcis può essere equivalente a Khalkís, o Chalkis, la città greca dell’Eubea, dove morì Aristotele nel 322 aC. Ma chalcis può essere equivalente a chalcid, chalcid wasp, chalcid fly, chalcis fly: any of various tiny insects whose larvae are parasites on eggs and larvae of other insects; many are beneficial in destroying injurious insects (da WordNet Dictionary). Si tratta della famiglia dei Calcidi (superfamiglia Calcidoidei, infraordine Terebranti, ordine Imenotteri) e tra le varie specie si può citare la Chalcis sispes, che si sviluppa nelle larve dei Brachiceri: ha femori posteriori fortemente ingrossati, come tutti gli appartenenti alla sua famiglia.