Lessico


Guglielmo da Varignana

Di Guglielmo da Varignana conosciamo la data approssimativa di nascita e quella di morte: ca. 1270-1339. Era figlio del più famoso Bartolomeo, anch’egli da Varignana, dove fiorì una delle più celebri dinastie mediche del bolognese, tant’è che Pietro (1407) - il cui nonno fu Bartolomeo - è sepolto nel chiostro di San Giacomo di Bologna con l'iscrizione che parla di Varignana come medicorum semper alumna.

Oggi Varignana è una frazione del comune di Castel San Pietro Terme - in provincia di Bologna - dal quale dista 9 km, e Castel San Pietro dista a sua volta da Bologna 23 km in direzione sudest. Viene nominata nel 1136. Nel maggio 1297 il suo castello fu preso da Maghinardo da Susina, alleato dei ferraresi, nel 1350 da Astorgio di Durafort, Conte di Romagna, nel 1360 da Bernabò Visconti, a cui fu tolto il 28 settembre da Galeotto e Malesta: Tornata Varignana in mano ai Visconti, fu ancora ripresa dal Cardinal Albornoz. Non riuscirono a prendere Varignana gli inglesi assoldati da l Papa nel 1376, ma riuscirono a prenderla Alberico da Barbiano nel giugno 1401, i pontifici nel 1428, il Duca Valentino nel 1501. Stante la salubrità di Varignana, l’anti-Papa Giovanni XXIII, fuggito da Bologna dove infieriva la peste, divise il suo soggiorno per due mesi dell'autunno 1410 fra Castel San Pietro e Varignana.

Per conoscere qualcosa sulla biografia di Guglielmo abbiamo per fortuna a disposizione quanto fu scritto nel 1988 in occasione del IX centenario dell’Ateneo Bolognese.

Bartolomeo da Varignana

In occasione del novecentesimo anniversario dell'ateneo bolognese, nel 1988, fu inaugurata una stele dedicata a Bartolomeo da Varignana, con un busto in bronzo del celebre medico, collocata all'ombra del vecchio torrione posto all'angolo tra Piazza Garibaldi e Viale Carducci, ultima testimonianza delle mura medievali che circondavano il centro storico castellano.

Nel Medioevo si distinse anche la frazione di Varignana, che allora era un centro assai più importante e popolato, dove tra il XIII e XIV secolo fiorì una delle più celebri "dinastie" mediche del bolognese. Capostipite fu un certo Giovanni da Varignana, che operò a Bologna alla metà del XIII secolo e morì, probabilmente, nel 1278. Suo figlio, Bartolomeo tenne scuola presso lo Studio Bolognese e fu tra i primi medici ad ottenere un'autorizzazione a sezionare pubblicamente i cadaveri per studio e insegnamento, precorrendo così i moderni studi di anatomia. Bartolomeo, divenuto famoso come perito legale, si dedicò anche ad attività politiche e diplomatiche e divenne medico e consigliere personale dell'imperatore Arrigo VII cui diede assistenza nel letto di morte (1313). I suoi stretti rapporti con l'imperatore gli valsero l'accusa di essere ghibellino e l'esilio da Bologna, per cui trascorse gli ultimi anni di vita a Genova dove morì attorno al 1318.

Bartolomeo ha lasciato varie opere manoscritte - conservate a Vicenza, Oxford, Napoli e nella biblioteca vaticana, anche se una parte di esse è, forse, da attribuire al figlio Guglielmo che seguì il padre nelle sue peregrinazioni e scrisse a sua volta una Pratica Medicae conservata a Venezia. La professione medica fu praticata anche da un altro figlio di Bartolomeo, Giovanni, da cui nacquero gli ultimi esponenti della famiglia Varignana Matteo e Pietro, che studiarono e insegnarono nell'ateneo bolognese.

Guglielmo scrisse anche un Secreta, che fondamentalmente è un trattato di patologia, il cui titolo in esteso suona così: Guillelmi Varignane Secreta sublima ad varios curandos morbos verissimis autoritatibus illustrata: additis nonnullis flosculis. Item in margine decorata: diligentissime castigata: nusquam impressa. Lugduni, Impressum per Jo. de Cambray, 1526.

Qualche ulteriore notizia bibliografica la dobbiamo a Lind (1963): Gulielmus Varignana wrote Ad Omnium Interiorum et Exteriorum Partium Morbos Remediorum Praesidia, etc. (Basle, 1540); Secreta Medicina (Leyden, 1539); and Duo Tractatus Sanitati Recuperandae Commodissimi, added to Giovanni Michele Savonarola’s Practica Canonica (Leyden, 1560). Evidently it is the latter work to which Aldrovandi refers.

www.lrcmedia.net/Bartolomeo_da.html

Dictionnaire historique
de la médecine ancienne et moderne

par Nicolas François Joseph Eloy
Mons – 1778