Lessico


Impetigine

Dal latino impetigo, a sua volta da *petigo, la cui etimologia è oscura. Si tratta di una dermatite appartenente al gruppo delle piodermiti.

L'impetigine volgare (o impetigine di Fox) è una piodermite superficiale sostenuta da germi piogeni come lo stafilococco aureo e lo streptococco, che colpisce di solito i bambini. È caratterizzata dall'eruzione di vescicole fragili, aggruppate, delle dimensioni di una testa di spillo che tendono a confluire, dapprima a contenuto sieroso poi siero-purulento, elettivamente localizzate sul viso. La rottura del tetto delle vescicole è un evento costante e porta alla trasformazione del pus in croste giallastre. Sono presenti contemporaneamente elementi in diverso stadio evolutivo. La malattia è autoinoculabile e non conferisce immunità. Alla guarigione si può avere iperpigmentazione.

Un'altra forma clinica, sostenuta però dallo stafilococco, è l'impetigine di Bockhardt, detta anche impetigine ostiofollicolare o perifollicolite pustolosa superficiale, caratterizzata da pustole o bolle purulente, di solito situate in prossimità di un ostio follicolare; dopo qualche giorno le pustole si rompono e vengono sostituite da croste che non lasciano cicatrici. La malattia non ha predilezioni di età o di sedi e si diffonde per autoinnesto.

La terapia è a base di disinfettanti locali e chemioterapici. Di solito è sufficiente una terapia locale a base di unguenti; se le lesioni sono molto estese sarà necessario intervenire con antibiotici per via generale.