Lessico
Matteo Visconti I

Signore di
Milano (Invorio 1250 - Crescenzago 1322). Figlio di Teobaldo, fu eletto
capitano del popolo a Milano per volontà del prozio arcivescovo Ottone
,
che gli preparava la successione, e riconfermato più volte negli anni
seguenti. Vicario imperiale nel 1294, dovette lasciare la città nel 1302
sotto la pressione dei seguaci dei Torriani
.
Rientrò nel 1310 con l'imperatore Enrico VII e poco dopo cacciò la famiglia avversaria e fu fatto vicario dell'Impero. Nel 1315 la sua signoria si estendeva su Piacenza, Bergamo, Lodi, Como, Cremona, Tortona, Pavia, Alessandria, Vercelli e Novara.
Alleatosi
con gli Scaligeri di Verona, coi Bonacolsi di Mantova e coi Savoia per
resistere al ritorno offensivo dei guelfi che appoggiavano gli esuli Torriani
ed erano aiutati dal cardinale Bertrando del Poggetto e dal re Roberto di
Napoli, Matteo venne scomunicato nel 1320 e, per non compromettere la
successione del figlio Galeazzo I
,
nel 1322 lasciò il potere. Fu il vero fondatore della potenza dei Visconti.

Tavola storica da I Fasti di Milano
disegnata da L. Pedrazzi e incisa e acquarellata da Domenico Bonatti
