Lessico


Onorico

In greco Onørichos; in latino Hugnericus, Hunerix. Morto nel 484. Re dei Vandali dal 477 al 484, figlio e successore di Genserico, applicò dapprima le clausole del trattato del 475 firmato da suo padre e dall’imperatore Zenone, fece cessare la persecuzione contro i cristiani, richiamò il clero in esilio e acconsentì a nominare un vescovo a Cartagine (481).

Ma sotto l’influenza degli Ariani riprese la persecuzione generale contro i Cristiani, una delle più sanguinose che abbia dovuto subire la chiesa d’Africa. Si imparentò con Teodorico, re dei Visigoti, sposandone la figlia in prime nozze e con l'imperatore d'Oriente Valentiniano III sposandone in seconde nozze la figlia Eudossia.

Unerico

Unerico (... – 23 dicembre 484) è stato un sovrano vandalo e alano, primogenito di Genserico. Sposò Eudocia, figlia dell'imperatore romano d'occidente Valentiniano III, ma la ripudiò nel 472. Interruppe la politica espansionistica del padre concentrandosi più specificatamente sugli affari interni al proprio regno. Appena salito al trono, temendo una congiura nei suoi confronti, inaugurò il proprio regno facendo uccidere due dei suoi sei fratelli, Teudorico e Teodorico, insieme ai loro figli e alle loro mogli; e per facilitare la successione al figlio, Ilderico, eliminò, con l’esilio o con la morte, altri parenti della famiglia paterna.

Nonostante la sua fede ariana si dimostrò all'inizio del suo regno tollerante con coloro che professavano la religione secondo il credo niceno, arrivando a permettere l'elezione di un nuovo vescovo di Cartagine nel 481, su richiesta dell'imperatore Zenone. Perseguitò inoltre gli adepti dell'eresia manichea.

Presto iniziò tuttavia a perseguitare anche i cattolici punendo tutti coloro della sua etnia che si erano convertiti e cercando di incamerare tutti i loro possedimenti. Desistendo dal suo intento a causa delle proteste dell'imperatore di Bisanzio, arrivò comunque a esiliare un gran numero di individui a causa del loro credo religioso. La sua politica nei confronti della religione era contradditoria al punto che, dopo aver permesso il 1 febbraio 484 un concilio tra vescovi ariani e cattolici, il 24 febbraio dello stesso anno emanò un decreto in cui ai sacerdoti cattolici fu proibito di esercitare qualsiasi funzione e di abitare sia in città che nei villaggi, tutte le chiese cattoliche e le loro proprietà passavano al clero ariano; i funzionari regi di fede ortodossa erano privati della loro carica e tutti i cittadini di fede ortodossa erano multati e se perseveravano nella loro fede, qualora non avessero abbracciato la dottrina ariana, entro il 1° giugno dello stesso anno sarebbero stati dichiarati eretici, gli sarebbero stati confiscati i loro beni e sarebbero stati deportati.

Al loro deciso rifiuto migliaia di cattolici furono allora esiliati in Corsica e in veri e propri campi di concentramento nell'entroterra africano, dove morirono a centinaia per le condizioni di vita estreme e per la disidratazione. Il decreto del 24 gennaio 484, in cui ai sacerdoti cattolici fu proibito di esercitare qualsiasi funzione e di abitare sia in città che in campagna, tutte le chiese cattoliche e le loro proprietà passavano al clero ariano. I funzionari regi di fede ortodossa erano privati della loro carica e tutti i cittadini di fede ortodossa erano multati e se perseveravano nella loro fede venivano confiscati i loro beni e venivano deportati. Unerico morì il 23 dicembre 484. I più fortunati furono rimossi dagli uffici divini ma fu permesso loro di rimanere presso le precedenti diocesi.

Molti, torturati e bruciati vivi sul rogo, subirono il martirio in quella che fu una delle più crudeli persecuzioni della storia della cristianità.

Per quel che concerne la politica estera, Unerico, anche se non godette della stima e del prestigio del padre, riuscì a far mantenere ai Vandali il controllo delle isole del Mediterraneo occidentale, rafforzando ulteriormente la marina. Nell'entroterra africano tuttavia i Berberi iniziarono sotto il suo regno la conquista della regione corrispondente grossomodo all'odierna Algeria, creando ai Vandali non pochi problemi logistici a causa dei loro continui attacchi che minacciavano i collegamenti e le comunicazioni tra i possedimenti di Cartagine e Tangeri.

Per quel che riguarda la politica interna dello Stato, resse il potere in modo sanguinario, arrivando a far assassinare alcuni membri della stessa famiglia reale. Fu il primo Vandalo a fregiarsi del titolo di Re dei Vandali e degli Alani.

Colpito alla fine del 484 dalla peste (considerata dai cattolici una punizione divina per le sue persecuzioni) morì dopo pochi giorni il 23 dicembre del medesimo anno. Gli succedette il nipote Gutemondo (che regnò dal 484 al 496).

Huneric

Huneric (d. December 23, 484) was King of the Vandals (477 – 484) and the oldest son of Geiseric. He dropped the imperial politics of his father and concentrated mainly on internal affairs. He was married to Eudocia, daughter of western Roman Emperor Valentinian III (419–455), but she left him probably in 472. She had one son with him, Hilderic.

Huneric was a fervent adherent to Arianism. At the beginning of his reign, he allowed the election of a new Catholic bishop of Carthage but then started persecuting Catholics. Furthermore, he tried to make Catholic property fall to the state, but when this caused too much protest from the Byzantine emperor, he chose to banish a number of Catholics to a faraway province instead. On February 1, 484 he organised a meeting of Catholic bishops with Arian bishops but on February 24, 484 he forcibly removed the Catholic bishops from their offices and banished some to Corsica. A few were martyred, including the former proconsul Victorian along with Frumentius and other wealthy merchants, who were killed at Hadrumetum after refusing to become Arians.

Huneric also murdered many members of Hasdingi dynasty and also persecuted Manichaeans. Huneric was the first Vandal king who used title of king of Vandals and Alans. He was succeeded by his nephew Gunthamund (reigned 484–496), and was little mourned by either the Vandals or their subjects due to his cruelty.

In his relations with other states, Huneric did not have the prestige that his father Geiseric had enjoyed. Nevertheless, the Vandals maintained their sea power and their hold on the islands of the western Mediterranean Sea. But the Moors in the inlands of Algeria, who had been quiet in Geiseric's days, managed to conquer some Vandal outposts in their area, thus severing the connection between the Vandal heartland around Carthage and their westernmost possessions around Tangiers.