Lessico


Ventimiglia

Ventimiglia, in latino Intemelium o Intimelium, il cui primitivo insediamento fu fondato in età preistorica dalla tribù dei Liguri Intemelii. I Romani, dopo la conquista del villaggio avvenuta nel II secolo aC, chiamarono il loro insediamento Albium Intimilium o Intemelium, in seguito Albintimilium o Albintemelium, riedificando una nuova città cinta da mura presso la foce del fiume Roia, detto anticamente Rutuba. Va anche detto, anche se probabilmente si tratta di una curiosa coincidenza, che l'abitato di Ventimiglia dista circa 20 miglia (approssimativamente 30 km) da Nizza, della cui contea una volta la cittadina ligure faceva parte. Secondo Strabone Albium deriverebbe dal fatto che la località era situata in territorio alpino e che Alpi deriverebbe dal preindoeuropeo o dal celtico alb o alp = monte, altura. Ma c'è un'altra possibilità: Albione era l'antico nome della Gran Bretagna di probabile origine celtica, attestato dal VI secolo aC in poi. A partire dal IV secolo aC cominciò a prevalere il termine latino Britannia. Secondo The concise Oxford dictionary of English etymology Albion - *Albio in celtico - deriverebbe da *albho- (latino albus) bianco, con riferimento alle bianche scogliere della Britannia. Anche le Alpi avrebbero la stessa etimologia e quindi lo stesso significato.

Città in provincia di Imperia, 42 km a WSW del capoluogo, a 9 m sul litorale della Riviera dei Fiori. Il nucleo più antico, raggruppato su un colle alto 76 m, è separato dalla foce del fiume Roia dai quartieri moderni, estesi sulla sinistra del fiume. Comune di 53,92 kmq con 25.802 abitanti; produzione di agrumi, ortaggi e olive; floricoltura; pesca; industrie meccaniche, calzaturiere, alimentari, tessili, del legno e dei materiali da costruzione. Turismo balneare e di transito (verso e dalla Francia).

Antico centro ligure e poi romano col nome di Albintimilium, fu conquistata dai Longobardi nel 641 e dominata poi dai conti omonimi, si difese (sec. XII e XIII) dalle mire di Genova fino al 1261, quando cadde sotto il suo dominio. La città di età repubblicana (sec. II-I aC) aveva pianta rettangolare con mura, torri angolari e rotonde e reticolato di strade ciottolate. In età imperiale la città fu ampliata; il monumento più importante è il teatro del sec. II dC, ben conservato nella parte inferiore. Numerose le tombe della necropoli e i corredi funerari (ora nel locale Museo Archeologico). Nel nucleo medievale, sulla destra del Roia, sorgono la cattedrale romanica (sec. XI-XII) e la chiesa di San Michele (sec. XII-XIII), con cripta del sec. XI.

Ventimiglia

Ventimiglia (Ventemija nel dialetto intemelio della lingua ligure, Vintimìggia nel dialetto genovese, Vintimille in francese) è un comune italiano di 25.730 residenti della provincia di Imperia in Liguria; la conurbazione in cui essa si colloca conta più di 52.000 abitanti, includendo i paesi confinanti e i contigui comuni minori di Bordighera, Vallecrosia e Camporosso, che senza soluzione di continuità costituiscono un'unica città di rilevanti dimensioni. Similmente alle altre località della Liguria, durante il periodo estivo la popolazione della città aumenta considerevolmente, a causa del massiccio flusso turistico proveniente, per lo più, dal Piemonte e dalla Lombardia. Il turismo e il commercio, rendono di fatti Ventimiglia la città più movimentata della provincia sotto il punto di vista degli afflussi ferroviari, stradali e autostradali.

La Città di Ventimiglia, alla quale spesso ci si appella come "La Porta Occidentale d'Italia", "La Città di Confine" o "La Città del Corsaro Nero", così come tutta la Conurbazione Ventimigliese, pur trovandosi in Italia, appartiene alla "Euro-Area Metropolitana di Nice", un agglomerato trans-nazionale che dalla città francese di Grasse si estende fino alla Madonna della Ruota (Bordighera), avente dunque perno nella città di Nizza. Questa realtà sociale è testimoniata dai forti rapporti economico-sociali con la vicina Costa Azzurra, e dai dati relativi al pendolarismo.

Ventimiglia, ottavo comune ligure per abitanti, e settimo area urbana per popolazione della regione, preceduta solo dai quattro capoluoghi, e da Sarzana e Sanremo, è divisa in due parti dal fiume Roia, che qui sfocia nel Mar Ligure: una parte medievale, che sorge su un colle alla sua destra (Ventimiglia Alta) ed è il secondo centro storico della Liguria per estensione dopo quello di Genova, già in territorio della Costa Azzurra, e una moderna, edificata sulla riva sinistra del fiume a partire dall'Ottocento.
Rinomata per il suo clima, le sue spiagge ora ciottolose e sabbiose, ora rocciose e frastagliate, per i suoi siti storici e naturalistici, ospita importanti eventi di richiamo internazionale, quali la Battaglia di Fiori, l'Agosto Medioevale, le finali Regionali di Miss Italia, il Desbaratu e il grandioso settimanale Mercato del Venerdì, tra i primi in assoluto in Italia e in Europa. La città si trova sulla foce del fiume Roia, a 8 km dalla frontiera francese, e il suo territorio comunale confina con quello dei comuni francesi di Mentone e Castellar. Ventimiglia dista dal capoluogo provinciale circa 42 km.

Il territorio comunale ha fatto parte della Comunità Montana Intemelia o Comunità Montana Imperia 1 fino al 1º gennaio 2009 quando con legge regionale n° 24 del 4 luglio 2008 il territorio ventimigliese è stato escluso dalla nuova comunità montana a seguito del riordino delle comunità montane. Il clima è di tipo mediterraneo, molto mite, solo occasionalmente disturbato dalla tramontana, un vento che discende dalla valle del Roia.

Secondo alcune fonti storiche il primitivo insediamento fu fondato dalla tribù dei Liguri Intemelii in età preistorica sull'altura di Colla Sgarba nella valle del torrente Nervia. Nel II secolo aC il villaggio fu conquistato dall'esercito dell'Impero romano, che rinominerà l'insediamento da Intemelium o Intimelium in Albium Intimilium, in seguito Albintimilium, riedificando una nuova città cinta da mura presso la foce del fiume Roia.

Durante la dominazione romana la città ospitò Cesare di ritorno dalla Provenza per sostenere i propri seguaci, dove risiedette da un certo Domiziano suo sostenitore nella conquista di Roma. Secondo i racconti dell'epoca tal Domiziano venne poco dopo ucciso da un certo Bellieno su ordine di Demetrio di Pompei, quest'ultimo comandante del presidio militare romano dell'odierna Ventimiglia. La popolazione e i sostenitori di Cesare, secondo quanto scrisse Celio il corrispondente di Cicerone, insorsero allora contro il presidio, prendendo il sopravvento sulle poche guardie romane, e lo stesso Celio raccontò di come dovette intervenire con un piccolo esercito per sedare la rivolta tra soldati e popolo. Il fatto storico è testimoniato dal motto che tutt'oggi è inscritto nello stemma comunale: Civitas ad arma iit, la popolazione corse alle armi.

Il teatro romano

Ventimiglia restò sempre fedele a Roma e tale riconoscenza fu premiata dallo stesso Cesare quando la riconobbe municipio dell'impero, favorendo così prosperità ed espansione. Nel 68 subì un saccheggio causato dallo scompiglio dei pretendenti al trono che si creò dopo la morte dell'imperatore Nerone. Negli scontri in un podere di Ventimiglia fu assassinata la madre di Gneo Giulio Agricola, la nobile Giulia Procilla, il quale partecipò ai funerali e riparò ai danni subiti dai saccheggi stanziando appositi contributi verso la città intemelia.

I confini cittadini nel frattempo si espansero notevolmente, arrivando fino a Villa Matutiæ (l'odierna Sanremo) a est e a Mentone verso ovest, sfruttando il percorso della via Julia Augusta realizzata da Ottaviano Augusto. La città intemelia subì diversi e notevoli cambiamenti urbanistici, grazie a una completa rivisitazione degli architetti e ingegneri di Roma che crearono nuove piazze, ville e case, acquedotti, fontane, bagni termali, un foro pubblico e un teatro.

La nuova urbanizzazione richiamava il classico stile di progettazione romano, usando una tecnica rettilinea e ortogonale: il nuovo centro urbano, molto diverso dalla preesistente città vecchia dei Liguri sulle alture di Colla Sgarba, si estendeva lungo due vie principali - il Cardo e il Decumano -, che si intersecavano ad angolo retto con altre vie minori dette vici o subvici.

I carrugi della città alta

Dopo l'invasione dal re longobardo Rotari nel 644, gli abitanti nel periodo medievale abbandonarono l'antica città romana e si rifugiarono alla destra del fiume Roia, dove edificarono la nuova città col nome di Vintimilia. Nel 744 questa entrerà a far parte dei domini di Carlo Magno e, con la caduta del Sacro Romano Impero, diventerà prima contea dipendente dal Marchesato di Susa, di cui si hanno le prime notizie nel 962.

In età feudale si dichiarò libero Comune, divenendo dominio dei Conti locali - detti appunto di Ventimiglia. Essi dominarono diversi borghi e villaggi della riviera di ponente, scontrandosi più volte con le altre signorie locali ma soprattutto con la Repubblica di Genova. Quest'ultima, dopo aver conquistato l'intera riviera di levante e parte del ponente ligure, si spinse sempre più verso Ventimiglia, dando il via, nel XIII secolo, a un vero e proprio assedio. Genova affidò il compito al comandante genovese Lotaringo di Martinengo di far cadere la città degli Intemeli e quindi sottometterla al volere della Repubblica. Dopo una lunga e aspra lotta, nella quale la città subì continui bombardamenti dalle alture di San Giacomo, Maure e Siestro e l'impaludamento del porto-canale alla foce del Roia, Ventimiglia fu conquistata, diventando per la Repubblica un'importante base strategica fortificata di frontiera.

Fortezza dell'Annunziata

La città nei secoli a seguire fu però sempre contesa da altre signorie locali, nonostante fosse oramai compresa nei territori genovesi, e diversi furono i pretendenti, quali i Grimaldi, gli Angioini, i Visconti, i Savoiardi, gli Sforza e anche dalla Francia; dal 1505 diverrà definitivamente dominio genovese, subendone le sorti e le glorie. La Repubblica in seguito la nominò a sede del locale capitaneato - Capitaneato di Ventimiglia -, alla quale furono sottoposti villaggi, borghi e comuni vicini. Nel XVII secolo ottenne da Genova una propria autonomia economica e fiscale soprattutto per le continue lamentele del popolo che, secondo fonti dell'epoca, furono sempre più in disaccordo con gli stessi nobili locali.

Ventimiglia seguirà in seguito le sorti di Genova, subendo anch'essa la dominazione austriaca del 1747 e l'invasione francese di Napoleone Bonaparte nel 1797; proprio durante l'occupazione d'oltralpe fu dichiarata comune autonomo. Caduto Napoleone, fu convocato nel 1814-1815 il Congresso di Vienna per ridisegnare i confini politici tra le varie nazioni dopo la rivoluzione avviata dal generale còrso. La Repubblica Ligure, istituita nel 1805 dallo stesso Napoleone dopo la caduta dell'antica repubblica genovese e inglobata nei territori del Primo Impero francese, entrò quindi a far parte del Regno di Sardegna, e Ventimiglia fu sottoposta al Contado di Nizza. Con l'Unità d'Italia entrerà dal 1861 nei nuovi confini del neo costituito Regno d'Italia, di cui seguirà le vicende. Nel 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, fu occupata dalla Francia, poi passò nuovamente sotto controllo dell'Italia.

La chiesa di San Michele Arcangelo

Secondo alcune fonti storiche la cattedrale dell'Assunta fu eretta tra l'XI e il XII secolo sulle rovine di una precedente cattedrale dell'epoca carolingia. Quest'ultima, secondo quanto affermano le tradizioni locali, fu costruita sul luogo ove anticamente sorgeva un tempio pagano dedicato a Giunone; l'iscrizione nella quale si attesta tale affermazione è tutt'oggi conservata all'interno dell'odierna cattedrale.

Le caverne

Ventimiglia

Ventimiglia is a town and comune in Liguria, northern Italy, in the province of Imperia. It is located 130  km southwest of Genoa by rail, and 7 km from the Franco-Italian frontier, on the Gulf of Genoa, having a small harbour at the mouth of the Roia River, which divides the town into two parts. Ventimiglia is the ancient Albium Intemelium, the capital of the Intemelii, a Ligurian tribe which long resisted the Romans, until in 115 BC it was forced to submit to Marcus Aemilius Scaurus. In 69 the city was sacked by the army of Otho and Vitellius but recovered to remain prosperous into the fifth century, surrounded by walls with cylindrical towers built at each change of direction.

In the Gothic Wars it was besieged by the Byzantines and the Goths, and later suffered from the raids of Rothari, King of the Lombards, but flourished again under Rodoald. After the fall of Charlemagne's empire, Berengar II of Italy made his son Conrad first Count of Ventimiglia. In the tenth century it was attacked by the Saracens of Frassinetto. After a period as a independent commune, it was ruled by the Counts of Ventimiglia, which had often to fight with the Republic of Genoa.
In 1139 the Genoese attacked it by land and sea and forced it to surrender; the count continued to hold the city and countship as a vassal of the victors. The city rebelled more than once against the Genoese and sided with their enemies. In 1271 in a war with Genoa its podestà Luca Grimaldi was captured. Ventimiglia was thus temporarily held by the dukes of Savoy (1389 and 1746) and King Ladislas of Naples (1410). In 1505 it was annexed to the Genoese Republic, sharing its history until the early 19th century
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Remains of a Roman theatre (first half of the 2nd century) are visible, and remains of many other buildings have been discovered, among them traces of the ancient city walls, a fine mosaic, found in 1852 but at once destroyed, and a number of tombs to the west of the theatre. The ruins of the ancient Albintimilium are situated in the plain of Nervia, c. 5 km to the east of the modern town. The caves of the Balzi Rossi have proved rich in palaeolithic remains of the Quaternary period. Rests of a family of Cro-Magnon men were discovered, with several skeletons belonging to a men, women and children. Very important architecturally and historically is the ancient medieval city centre, perched on a hill overlooking the new town.

The Church of San Michele Arcangelo was erected in the 10th century by the Counts of Ventimiglia on the foundations of a pagan temple. Later it was entrusted to the Benedictins of Lirins. In the 11th-12th centuries it was remade in Romanesque style. In 1628 it lost the aisles after an earthquake. It houses two milestones from the old Via Iulia Augusta, two of which are used as stoups and one supports the crypt's vault.

The city is also home to a municipal Library hosting the second largest collection of manuscripts and books written during the 17th century in Italy (the biggest collection is in Venice). The Giardini Botanici Hanbury (Hanbury Botanical Gardens), surrounding the splendid Villa of Sir Thomas Hanbury, La Mortola, are the biggest in Italy and among the finest in Europe, boasting many varieties of tropical and sub-tropical species that thrive in this mild climate. Also nearby the town are the Genoese fortresses of Castel d'Appio, Forte San Paolo and Fortezza dell'Annunziata.

Ventimiglia is a popular destination during the summer for tourists spending their vacation along the French Riviera. Particularly popular all year with visitors from France is the Friday street market, which takes place along the seafront of the new town, and is a cause of major traffic congestion.