Vol. 1° -  II.5.

Proavis: da ipotesi a realtà
Protarchaeopteryx e Caudipteryx

Aurornis
il nuovo diretto progenitore degli Uccelli
sconfigge l'Archaeopteryx con 10 milioni di anni
essendo vissuto 160 milioni di anni fa

Verso la fine del 1800 i paleontologi si trovarono di fronte ad una lacuna: mancava un tipo di transizione fra rettili non volatori e Archaeopteryx. Numerosi studiosi si impegnarono nell'architettare questo ipotetico animale che fungesse da anello di giunzione. Lo chiamarono Proavis, che a seconda delle vedute personali era quadrupede ed arboricolo (Marsh, 1880), bipede e corridore (Nopcsa, 1907), arboricolo e corridore (Steiner, 1917).

Fig. II. 25 - Proavis secondo Nopcsa (1907)

Grazie a Qiang, Currie, Norell e Shu-An, nel 1997 queste ipotesi si materializzavano in Protarchaeopteryx robusta e in Caudipteryx zoui, venuti alla luce nella provincia cinese di Liaoning confinante a ovest con la Mongolia Interna e ad est con la Corea del Nord. Nell'area del villaggio di Sihetun, che sorge nei pressi della città di Beipiao, esiste una formazione stratificata di siltite, argilla e tufo vulcanico, non ancora datata con certezza, ma che probabilmente risale al primo cretaceo, a più di 120 milioni d'anni fa, un periodo di grande fioritura della vita.

Un tempo qui giaceva un lago circondato da vegetazione lussureggiante, popolato da una miriade di insetti, rane, lucertole, coccodrilli, pesci e mammiferi. Un giorno si scatenò l'apocalisse: a ovest, nell'odierna Mongolia Interna, i vulcani eruttarono ceneri e gas velenosi che fluirono verso est per centinaia di chilometri. Le piante e gli animali di Sihetun morirono all'istante, caddero sul fondale del lago e vennero sepolti da cenere impalpabile. Col passare del tempo gli strati di cenere e limo si assestarono e si solidificarono, conservando così tutti quegli antichi organismi.

Tra essi è stato rinvenuto un animale delle dimensioni di un tacchino, dotato di ali e di timoniere, il quale ricorda l'Archaeopteryx pur essendo più primitivo e più grande, nonché dotato di zampe più robuste che gli hanno valso l'aggettivo di robusta quando venne battezzato Protarchaeopteryx.

Ji Qiang, direttore del Museo Geologico Nazionale Cinese di Pechino, riesce finalmente ad avere tra le mani 3 esemplari identificati come Protarchaeopteryx, ma una loro attenta analisi mette in luce alcune incongruenze. I fossili hanno dimensioni identiche, il loro corpo è rivestito di penne, ma due di essi hanno non solo gli arti superiori molto più corti: presentano nette differenze anche a carico della dentatura. I denti conici della mandibola e della mascella di Protarchaeopteryx sono simili a quelli di Archaeopteryx, però seghettati. I due esemplari dalle braccia più corte hanno invece denti lunghi, affilati, con radici profonde e bulbose, limitati alla parte frontale della mascella e orientati in avanti piuttosto che verso il basso. Si tratta quindi di una nuovo genere, che viene denominato Caudipteryx zoui: penna caudale, a causa delle piume della coda che probabilmente apriva a ventaglio per pavoneggiarsi, mentre zoui è il genitivo latino di Zou Jiahua vice primo ministro cinese, fautore delle ricerche scientifiche nel Liaoning.

Ciò che accomuna Protarchaeopteryx e Caudipteryx sono le penne che, a differenza di quelle di Archaeopteryx, hanno struttura simmetrica, quindi inadatte al volo. Su braccia e coda le penne erano più lunghe in Protarchaeopteryx che in Caudipteryx, ma probabilmente neppure il primo riuscì mai a conseguire il volo a propulsione.

Un altro dato comune a questi antenati di Archaeopteryx è la data di morte: da 120 a 135 milioni d'anni fa. Nonostante si tratti di due dinosauri teropodi del giurassico superiore/cretaceo inferiore dotati di penne a pala d'elica fornite di barbe e barbule nonché dotati di piume tipo piumino su corpo, braccia, zampe e coda - non solo a scopo termoisolante ma anche mimetico, esibizionistico e per il riconoscimento della specie -, nonostante l'analisi filogenetica li collochi in un ramo dell'albero genealogico dei dinosauri teropodi situato fra Velociraptor e Archaeopteryx, o comunque appartenenti al gruppo dei celurosauri maniraptori (il polso di Protarchaeopteryx e Caudipteryx è dotato di semilunare come in Archaeopteryx e negli uccelli moderni), non manca chi, come Martin, è dell'avviso che è valida solo e sempre un'equazione: piume = uccello.

Per cui, gli scettici sono convinti che i due nuovi fossili di Sihetun sono più simili agli uccelli e che sono più avanzati rispetto ad Archaeopteryx, e che sono discendenti incapaci di volare dei protouccelli idonei al volo. Ne sarebbe riprova il fatto che i nuovi esemplari sono più giovani di Archaeopteryx di alcune decine di milioni di anni.

Ma Norell e Currie, forse a ragion veduta, contrattaccano così: non è assolutamente inabituale la sopravvivenza per parecchi milioni di anni di esseri più primitivi, che rappresentano una sorta di fossili viventi.

In sintesi: non è l'abito che fa il monaco come non sono le piume a fare un uccello. Pare certo che le piume ricoprissero alcuni dinosauri prima che gli uccelli se ne servissero per il volo.

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