Vol. 1° -  VIII.2.4.c.

La Fenicia

La Fenicia, pressapoco identica all’attuale Libano, era una striscia di terra lunga 230 km e larga da 4 a 20, affacciata sul Mediterraneo orientale: a nord iniziava dal fiume Eleutheros (Nahr el-Kebir) per raggiungere a sud il Monte Carmelo alle spalle del quale si trova la Galilea.

Gli Ebrei chiamavano i Fenici Cananei, dato che si erano stanziati in riva al mare dopo aver lasciato la terra di Canaan, situata poco più a oriente.

Questo popolo dimostrò eccezionali doti sia nella navigazione che nel commercio, spaziando dall’Estremo Oriente alle Canarie, fino alle Isole di Capo Verde, senza aver risparmiato Spagna e Gran Bretagna.

Ovunque approdarono, non mancarono di introdurre il pollo, che secondo Finsterbusch era un Bankiva. Nel VI secolo aC la gelosia degli Egiziani distrusse quest’impero commerciale.

Più tardi la Fenicia venne conquistata dai Persiani, poi da Alessandro il Grande, finendo per essere considerata una piccola propaggine della Siria quando Roma la fece sua.

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