Vol. 1° -  VIII.12.3.

I primi Europei nel Nuovo Mondo

Molti rimarranno delusi nell’apprendere che prima di Colombo alcuni Europei avevano già messo piede sul Continente Americano, stabilendo anche qualche contatto casuale con gli indigeni.

Difatti, già fra il IX e il X secolo marinai normanni avevano esplorato le coste del Nordamerica. Intorno all’anno 985 l’esploratore norvegese Eric il Rosso si era spinto molto a ovest dell’Islanda, raggiungendo con 14 navi la terra che, impropriamente o volutamente, chiamò Groenlandia. Misurando 2.175.600 km², è la più vasta isola del mondo; il nome di Terra Verde - Grön Land - le venne attribuito dai primi navigatori Vichinghi che avvistarono le coste meridionali di Capo Farvel coperte di muschi e licheni. Pare che Eric la chiamasse Terra Verde anche per poter reclutare i coloni da inviarvi per i suoi scopi, in quanto la scarsa vegetazione della parte meridionale dell’isola non è sufficiente a far definire verde una terra coperta per l’85% da uno spessore altissimo di ghiaccio.

Nel 1001, spingendosi ancor più verso occidente, il secondo figlio di Eric, Leif Eriksson, approdò in una terra da lui battezzata Vinland, verosimilmente Terranova, stabilendovi anche una piccola colonia nella parte settentrionale, nell’odierna Anse aux Meadows. Quattro anni dopo, nel 1005, un secondo gruppo di coloni norvegesi riferì di aver incontrato 9 indigeni sulle coste di Terranova: li chiamarono skraelings, cioè selvaggi o anche pigmei. Probabilmente erano Eskimo.

Secondo le valutazioni di Dobyns, che dà i valori più alti per l’anno 1492, gli abitanti delle Americhe sarebbero stati così suddivisi:

Abitanti delle Americhe nel 1492

milioni

da

a

Nordamerica

9.800.000

12.250.000

Civiltà Messicane

30.000.000

37.000.000

America Centrale

10.800.000

23.500.000

Isole dei Caraibi

443.000

554.000

Civiltà delle Ande

30.000.000

37.500.000

Altre aree sudamericane

9.000.000

11.250.000

Totale

90.043.000

122.054.000

È interessante paragonare queste cifre con quelle del Vecchio Mondo anteriori al 1500:

Abitanti del Vecchio Mondo prima del 1500

milioni

da

a

Cina

100.000.000

150.000.000

India-Pakistan-Bangladesh

75.000.000

150.000.000

Sudovest asiatico

20.000.000

30.000.000

Giappone

15.000.000

20.000.000

Resto dell’Asia, ex URSS

15.000.000

30.000.000

Europa, ex URSS

60.000.000

70.000.000

Ex URSS

10.000.000

18.000.000

Nord Africa

6.000.000

12.000.000

Rimanente Africa

30.000.000

60.000.000

Oceania

1.000.000

2.000.000

Totale

332.000.000

542.000.000

Le cause principali del declino delle popolazioni autoctone delle Americhe, verificatosi dopo lo sbarco di Colombo, possono essere ridotte essenzialmente a tre: guerre, genocidi, nuove malattie. Agli albori del 1600, solo un secolo dopo lo sbarco dei bianchi, certe popolazioni avevano avuto questi destini:

§ Civiltà Messicane 30.000.000 >>> 1.500.000

§ Haiti e Santo Domingo 300.000 >>> 3.000

§ Incas e Aztechi >>> praticamente dissolti

§  Arawak, pacifici >>> pallido ricordo del passato

§ Caribi, bellicosi >>> pallido ricordo del passato

Gli Arawak - detti anche Aruak, Arowak, Aruachi - costituiscono una popolazione indigena dell’America Centromeridionale, in origine stanziata nella zona costiera della Guyana Britannica. Gli Arawak sono ritenuti i più diretti discendenti delle prime migrazioni umane nel subcontinente; le scoperte, nel 1990, di insediamenti agricoli attribuiti agli estinti Shuar nei pressi di Ayauch (Ecuador) risalgono, sembra, al III millennio aC; alcuni studiosi, in base alla tipologia, assegnano a genti Arawak i graffiti e disegni parietali trovati nello Stato di Piaui (Brasile) risalenti a circa 17.000 anni fa. Gli Arawak, probabilmente in modo autonomo, seppero domesticare mais, cassava, cacao, canna da zucchero, cotone, tabacco e persino la manioca. Gli scavi hanno messo in luce una ceramica con notevoli varietà di forme (urne antropomorfe, zoomorfe o a forma di frutta, decorate con occhi e nasi, talora coi manici a forma di alligatore o di serpente). Oggi la ceramica non è molto diversa da quella di provenienza archeologica e pregevoli vasi zoomorfi sono destinati al mercato turistico.

Il nome Arawak è stato attribuito a un gran numero di tribù, poiché le Genti Aruache si estendevano frammentariamente dalla Florida e dalle Antille sino al bacino superiore del Paraguay, dalle foci del Rio delle Amazzoni fino alla costa Peruviana. Gli addensamenti odierni più importanti si hanno in Venezuela, Colombia e Brasile Nordoccidentale. Si può pertanto arguire che gli Arawak costituiscono una delle più importanti ed estese famiglie linguistiche dell’America Meridionale. Prima della conquista spagnola del 1540, il gruppo dei Taino - incontrato da Colombo su Cuba - occupava anche le Grandi Antille, ma poco prima dell’arrivo dei bianchi ne fu scacciato da parte dei Caribi che catturarono le donne. Esse conservarono l’idioma aruaco, creando così una simbiosi linguistica di cui esistono tuttora tracce: due lingue diverse, una parlata dagli uomini, l’altra dalle donne. I primi prestiti amerindi entrati nelle lingue europee originano da parole aruache: tabacco, canoa, uragano, mais.

I Caribi - o Caribe, che significa ardito - costituiscono un gruppo etnico-linguistico dell'America Meridionale un tempo diffuso su una vasta area del bacino amazzonico centro-orientale e nelle Antille; probabilmente provenienti da nordovest, invasero gran parte dell'Amazzonia distruggendo o scacciando gli Arawak. Sono scomparse quelle tribù che inizialmente avevano colonizzato le Piccole Antille in quanto sterminate dai coloni bianchi. Sono noti anche con i nomi di Karib, Caraibi e Cannibi; oggi usano, come nomi nazionali, quelli di Calinga, Calina e Carina. Nonostante fossero feroci guerrieri, subirono le influenze delle culture stanziali, come è dimostrato dalle variazioni esistenti fra le tribù dell'ovest (influenzate dalle culture andine) e del centro (influenzate dalla cultura arawak). Oggi assai ridotti di numero e sparsi in piccoli gruppi nelle aree più impervie, vivono di caccia, agricoltura nomade, pesca e raccolta; non poche tribù si sono fuse con elementi negri e bianchi acquisendo costumi sudamericani; altre sono state sterminate anche in tempi recenti. Sono noti fin dalla conquista per l'usanza del cannibalismo - il termine deriva appunto da Cannibi - ma sembra che la maggior parte delle tribù non segua più tale pratica.

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