Vol. 2° -  XXVI.3.4.

La papilla

La papilla, di origine mesodermica, è la depositaria dei caratteri ereditari che presiedono alla morfologia e alla pigmentazione. Il follicolo ha il ruolo di una semplice guaina. Se si asporta la papilla, il follicolo resta vuoto e non sarà più possibile osservare la nascita di una nuova piuma.

Se si trapianta una papilla nel follicolo di un ospite, che deve essere ovviamente diverso dal donatore, scaturirà una piuma dotata non solo di tutte le caratteristiche cromatiche proprie del donatore, ma anche delle caratteristiche proprie allo pterilio d’appartenenza. In altre parole, dopo il trapianto, il determinismo genetico della nuova piuma, cresciuta in casa d’altri, non è cambiato, e non cambia neppure dopo le mute successive.

Tutto ciò riveste un’importanza fondamentale: una papilla produrrà sempre e solo piume geneticamente determinate. Come riprova si può trapiantare una papilla ruotata rispetto al naturale orientamento, collocando la sua parte dorsale in posizione aberrante rispetto alla cute o al follicolo. Vedremo crescere una piuma disorientata, e ciò si ripeterà finché l’ospite è in vita.

Dal punto di vista embriologico e istologico la papilla è costituita da un ammasso di mesoderma avvolto da uno strato ectodermico sottile di cellule epidermiche. Sorgono due domande spontanee: nella formazione della piuma, ha maggior importanza il mesoderma oppure l’ectoderma? quale ruolo svolgono le due componenti del follicolo?

Sono state innestate parti differenti della papilla per rispondere a tali quesiti. Si innestò solo la parte dorsale e poi solo la parte ventrale. Si è visto che è la parte dorsale della papilla a possedere l’azione induttrice, agendo da induttore sull’epitelio del collare che viene a formarsi intorno al trapianto. Tale effetto induttore si esprime essenzialmente nella formazione del rachide e, di conseguenza, sulle barbe che vengono attratte dal rachide in via di sviluppo.

Una volta terminata la sua crescita, una penna è priva di cellule viventi, che sono solo ripiene d’aria, contribuendo così a rendere questo tegumento estremamente leggero.

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