Lessico


Leandro Alberti

A pagina 248 di Ornithologiae tomus alter (1600) al capitolo Cognominata Aldrovandi non riporta alcuna referenza bibliografica relativa a Leandro Alberti. Nel 1549 Aldrovandi risultava coinvolto in un processo per eresia quale presunto seguace dell'antitrinitario anabattista Camillo Renato. Arrestato con altri 7 sospetti il 12 giugno 1549, il 1° settembre pronuncia pubblica abiura, senza con ciò per altro evitare di venir condotto a Roma per la prosecuzione del processo. Quivi rimase circa otto mesi (settembre 1549-aprile 1550), parte dei quali trascorsi in carcere, parte in libertà, approfittandone per studiare filosofia e medicina. Il domenicano e suo concittadino Leandro Alberti (1479-1552) forse non fu responsabile di tutto ciò, ma potrebbe aver sobillato l'Inquisizione contro Ulisse, in quanto ne fece parte nel 1550 e nel 1551. Ecco forse spiegato perché Ulisse non rende alcun merito ad Alberti: infatti si astiene dal citare come fonte delle sue intricate, fantasmagoriche ed errate notizie geografiche il trattato che rese Alberti maggiormente famoso, Descrittione di tutta l'Italia (Bologna 1550, traduzione latina 1567). Dal testo dell'Alberti possiamo evincere che senz'altro Aldrovandi si basò su di lui, in quando oltretutto ne dedusse l'errore Comers, anzi, lo aldrovandizza in Comer, invece di Camars come scrisse Livio per l'antico nome della città di Chiusi. Se non bastasse, trasforma l'irreperibile catoniana Volturrena (documentata più avanti da Alberti) in Vetulonia.  Andare a pagina 248 del testo di Ulisse per crederci.

Leandro Alberti: erudito italiano (Bologna 1479-1552). Frate domenicano dal 1493, curò una raccolta di vite di grandi personaggi domenicani e compilò le Historie di Bologna fino al 1543. L'opera che gli diede la fama è la Descrittione di tutta Italia (1550) esemplata sull'Italia illustrata di Flavio Biondo; la trattazione geografica è arricchita da notazioni storico-politiche e animata da una malcelata nostalgia della libertà repubblicana e savonaroliana.

Enciclopedia De Agostini

Leandro Alberti (Bologna 1479–1552) è stato uno storico, filosofo e teologo italiano. Faceva parte dei Domenicani e viaggiò molto per tutta l'Italia, incontrando numerosi uomini di lettere del suo tempo. Fu inquisitore a Bologna nel 1550 e nel 1551.

Si rese autore di diversi saggi, di racconti agiografici, di un'opera in sei volumi sulla vita di famosi appartenenti ai Domenicani e di una storia della Madonna di San Luca. Redasse anche una storia della città di Bologna fino all'anno 1273. Il suo scritto più apprezzato è certamente Descrittione di tutta l'Italia, che fu pubblicato a Bologna nel 1550.

Opere: Isole appartinenti all'Italia - Libro detto strega o delle illusioni del demonio - Descrittione di tutta l'Italia.

L’illustre sconosciuto Leandro Alberti
di Silvio Mini

27 maggio 2004

Poliedrico intellettuale del Cinquecento, fra Leandro Alberti sarà al centro di tre iniziative: un convegno internazionale, una mostra e la presentazione di una ristampa anastatica della sua “Descrittio”.

Frate domenicano, umanista, geografo, storico, inquisitore, conoscitore dell’Italia, esperto dell’Emilia Romagna, intellettuale di Bologna. Sono infinite le qualifiche di Fra Leandro Alberti, illustre personaggio della Bologna cinquecentesca. Eppure di lui si parla poco. Ecco perché la Biblioteca Universitaria, in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Storiche, il Centro di San Domenico e lo Studio Filosofico Domenicano, ha deciso di celebrare questa figura con una mostra, un convegno internazionale e una ristampa della sua opera più importante.

Ad aprire la rassegna, inserita nel calendario di UniboCultura, sarà la mostra “Un domenicano da Bologna all’Italia. Leandro Alberti tra storia e geografia”, la cui inaugurazione è prevista per giovedì 27 maggio alle ore 12 nell’Aula Magna della Biblioteca Universitaria in via Zamboni 35. “Il suo obiettivo - dice Biancastella Antonino, direttrice della bub - è quello di inserire le opere nel contesto storico e sociale in cui Alberti le ha prodotte, con un approccio quasi didascalico”. A fianco del ritratto a olio dell’intellettuale, probabilmente l’unico esistente, punto forte dell’esposizione, aperta fino al 26 giugno (lun.-ven. 9.30-17.30, sab. 9.30-13.00), è la “Descrittione di tutta l’Italia”, l’opera in cui Alberti ha coagulato la sua conoscenza teorica ed empirica della nostra penisola. In essa si sommano gli spunti offerti da “L’Italia illustrata”, testo scritto da Flavio Biondo da Forlì nel 1453, e le esperienze personali di un viaggio durato due anni e spintosi fino alla Puglia e alla Sicilia. “La Descrittio – commenta il prof. Massimo Donattini, ideatore della mostra – è l’incunabolo dell’immagine dell’Italia. Alberti, infatti, pur non pensando a un’identità politica, guardò alla penisola come al contenitore di un’unica cultura e fece dei suoi scritti il punto di riferimento per tutti gli intellettuali europei successivamente interessati al nostro paese, alla sua storia, alle sue vicende politiche e alla sua geografia”.

Personalità di ampio respiro, Leandro Alberti fu in primo luogo un uomo di cultura bolognese. Per questo la Soprintendenza per i Beni Librari dell’IBC dell’Emilia Romagna ha promosso una ristampa anastatica (fedele cioè alla grafica e ai caratteri dell’originale) della parte della Descrittio relativa alla nostra regione. Rispetto alla versione integrale, curata dalla Leading Edizioni di Bergamo, questa nuova edizione si avvale dell’introduzione di tre saggi storici, scritti da Adriano Prosperi, Massimo Donattini e Stefano Ugolini. “Tre interventi – osserva la soprintende Zita Zanardi – che si concentrano rispettivamente sull’Alberti inquisitore, sull’Alberti storico e, tema quanto mai attuale, sul problema dei confini dell’Emilia Romagna”.

Contemporaneamente alla mostra, da giovedì 27 maggio a partire dalle 15 fino a sabato 30 nell’aula Prodi di San Giovanni in Monte, si terrà infine anche un convegno internazionale di studi intitolato “L’Italia dell’inquisitore. Storia e geografia dell’Italia del Cinquecento nella Descrittio di Leandro Alberti.

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Leandro Alberti

Leandro Alberti was an Italian Dominican historian, born at Bologna in 1479; died same place, probably in 1552. In his early youth he attracted the attention of the Bolognese rhetorician, Giovanni Garzo, who volunteered to act as his tutor.

He entered the Dominican Order in 1493, and after the completion of his philosophical and theological studies was called to Rome by his friend, the Master General, Francesco Silvestro Ferraris. He served him as secretary and socius until the death of Ferraris in 1528. In 1517, he published in six books a treatise on the famous men of his Order. This work has gone through countless editions and been translated into many modern tongues. Besides several lives of the saints, some of which Papebroch embodied in the Acta Sanctorum, and a history of the Madonna di San Luca and the adjoining monastery, he published (Bologna, 1514, 1543) a chronicle of his native city (Istoria di Bologna, etc.) to 1273.

It was continued by Lucio Caccianemici to 1279. The fame of Alberti rests chiefly on his "Descrizione d'Italia" (Bologna, 1550) a book in which are found many valuable topographical and archaeological observations. Many of the heraldic and historical facts are useless, however, since Alberti followed closely the uncritical work written by Annius of Viterbo on the same subject. The work was translated into Latin in 1567, after having been three times enlarged in the Italian. He also wrote a chronicle of events from 1499 to 1552, and sketches of famous Venetians.

His explanations of the prophecies of the Abbot Joachim and his treatise on the beginnings of the Venetian Republic indicate the current of historical criticism of his day. He was a close friend of most of the contemporary literati, who frequently consulted him. He often mentioned in the letters of the poet Giannantius Flamino, who dedicated the tenth book of his poems to the friar. Hardly a man of that day had a better knowledge of the contents of most European libraries than Alberti.

Catholic Encyclopedia