Lessico


Antonio Guainerio
Antonius Guainerius

Nessuna notizia biografica, eccetto l’anno di morte: 1440 o 1445. L'unica altra notizia biografica reperibile nel web la dobbiamo a Luigi Cibrario il quale in Storie di Chieri (tomo I, 1827) a pagina 511 afferma che l'università piemontese con sede a Chieri (16 km a sudest di Torino) "ebbe in quel tempo la ventura di annoverare tra suoi professori, oltre varii riputati teologi, il famoso medico Antonio Guainerio, chierese egli stesso e discepolo di due altri medici parimenti chieresi, de' quali la di lui riconoscenza ha tramandato i nomi alla posterità." Salvo non esistesse un altro Antonio Guainerio, ma da Pavia (sec. XV), o che lo stesso Guainerio si fosse poi trasferito a Pavia, il che è assai più verosimile.

Quindi Guainerio era di Chieri che oggi (2010) conta circa 36.000 abitanti, città di antichissima origine, colonia romana dal sec. II aC (col nome di Potentia) e poi sotto Augusto città fortificata (col nome di Carreum). Nel Medioevo fu soggetta ai vescovi di Torino, cui si ribellò divenendo libero Comune, rivale di Asti e di Torino. Distrutta dal Barbarossa nel 1115, risorse e divenne feudo dei conti di Biandrate e poi di Roberto d'Angiò (1339). Nel 1347 passò per metà ad Amedeo VI di Savoia e per metà a Giacomo di Acaia per diventare interamente di Amedeo VIII di Savoia nel 1418. Nel 1427 vi venne trasferita l'Università di Torino che vi rimase fino al 1434.

Scrisse le seguenti opere:
Opera medica. Pavia: Antonius de Carcano, 1481
De aegritudinibus capitis. Italy: Printer of Pamphilus, c.1470‑80
De arthetica passione. Italy: Printer of Pamphilus, c.1470‑80
De febribus. Padua: Conradus de Paderborn, before Sept. 1474
De matricibus, sive De propriis mulierum aegritudinibus. Padua: Conradus de Paderborn, 1474
De passionibus stomaci. Italy: Printer of Pamphilus, c.1470‑80
De peste et de venenis. Venice: Reynaldus de Novimagio?, c.1487