Lessico


Serpente con il ciuffo di Eliano

Aldrovandi mistifica e decurta il testo di Claudio Eliano tratto da La natura degli animali (XI,26), e certamente non lo mistifica per il fatto di riportare serpente invece di drago. Infatti, come giustamente fa notare Francesco Maspero (che ha curato la traduzione integrale dell’opera di Eliano), talora Eliano usa la parola drago - drįkųn - per indicare grossi serpenti, altre volte invece con drįkųn fa riferimento ad animali fantastici.

La mistificazione da parte di Aldrovandi consiste nel far dire ad Eliano ciņ che Eliano non ha detto. Infatti Aldrovandi – copiando da Conrad Gessner Historia Animalium III (1555), pag. 381: In rationis expertibus mari praerogativum honorem atque praestantiam quandam natura largita est. serpens cristatus est: gallus item formae excellentia illustratur, Aelian. - dice che il gallo viene abbellito dall’eccellenza dell’aspetto (Gallus item formae excellentia illustratur).

Questa frase dal contenuto esplicitamente estetico - che si accoda a quella di Solone, traboccante di contenuti estetici - non esiste nel testo di Eliano, che invece si limita a fare un parallelismo fra attributi anatomici maschili: fra il ciuffo e la barba del drago - o serpentone che sia - e la cresta e i bargigli del gallo, che anatomicamente hanno la stessa ubicazione del ciuffo e della barba del drago.

Che poi Eliano volesse dire che il drago ha una cresta e non un ciuffo, non credo sia opportuno perderci in questa diatriba, anche se di primo acchito viene da pensare che, essendo la barba fatta di peli, allora anche in testa il drago deve avere dei peli, ovviamente sotto forma di ciuffo. Ma vediamo per intero il capitolo 26 del libro XI:

“A quanto sembra, anche tra gli animali la natura ha favorito quelli di genere maschile. Ad esempio il drago (drįkųn) di sesso maschile ha il ciuffo (lóphon) e la barba (ypėnėn), anche il gallo ha la cresta (lóphon) e i bargigli (kįllaia); il cervo ha le corna, il leone la criniera e la cicala il canto.”